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Autenticazione biometrica per proteggere gli smartphone dei dipendenti

L’autenticazione biometrica sta guadagnando popolarità rispetto alle classiche metodologie di riconoscimento utente, a fronte di uno scenario cyber-crime sempre più critico e come alternativa efficace per proteggere smartphone o altri dispositivi mobili.

Pubblicato il 12 Dic 2019

Autenticazione biometrica - Samsung

Gli analisti hanno stimato un aumento significativo della biometria nei prossimi anni. L’autenticazione biometrica rientra ormai tra le caratteristiche irrinunciabili per moltissimi dispositivi mobili, dai tablet ai wearable devices, diventando un elemento ricorrente nella vita quotidiana di milioni di persone.

I mobile device vengono usati sempre più frequentemente come chiave per abilitare applicazioni di sicurezza attraverso la biometria. Gartner ha previsto ad esempio che entro il 2022 il 70% delle aziende che già utilizzano il riconoscimento biometrico per il controllo degli accessi della forza lavoro, implementerà il processo via mobile app, indipendentemente dal dispositivo utilizzato (nel 2018 il fenomeno non riguardava neanche il 5% delle organizzazioni). Secondo le statistiche di Idc inoltre l’autenticazione biometrica verrà sfruttata entro il 2021 almeno nel 50% delle transazioni online. In un report pubblicato da Allied Market Research, si legge che il mercato globale delle tecnologie biometriche raggiungerà il valore di 10,72 miliardi di dollari, con un tasso annuo di crescita composto pari al 19,4% nel periodo 2015-2022.
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Insomma l’autenticazione biometrica è un fenomeno in forte espansione, con moltissimi utilizzi che riguardano gli smartphone e i dispositivi mobile, per proteggere direttamente il device oppure per abilitare altre applicazioni di sicurezza.

PER APPROFONDIMENTI RIMANDIAMO ALLA LETTURA DELL’ARTICOLO PUBBLICATO SU AI4BUSINESS

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