Il Barnes-Jewish Hospital di St. Louis,
Missouri, ha avviato un progetto di ricerca in collaborazione con
la sede di St. Louis della Washington University
volto alla definizione e sperimentazione di un sistema per il
monitoraggio continuo di pazienti critici sub-intensivi. Il
target dell’applicazione è infatti costituito da pazienti
che richiedono un monitoraggio continuo dei parametri vitali ma
che sono altresì in grado di muoversi all’interno
dell’ospedale. Il sistema sviluppato si basa su una rete di
sensori Zigbee e sfrutta, al momento, un
pulsossimetro indossato sul dito e un
trasmettitore intorno al collo.
Il progetto è stato articolato in due fasi: la prima, dal 2009
al 2010, ha visto il test dell’hardware del sistema, la
seconda, tutt’ora in corso, prevede lo sviluppo e test del
prototipo del sistema e lo sviluppo di algoritmi
per l’analisi delle informazioni raccolte, così da poter
determinare se un paziente richiede assistenza e se deve essere
riportato in terapia intensiva o meno. La fine di tale fase di
sperimentazione è prevista per l’estate del 2012. Durante
la prima fase i ricercatori hanno notato come
l’affidabilità dei sensori fosse il problema principale
rispetto a quella della rete mesh, che non ha
comportato particolari criticità.
Una volta completato il progetto l’ospedale si aspetta di
poter utilizzare il sistema in diversi modi, integrandolo con
diversi sensori oltre al pulsossimetro
attualmente testato, così da coprire una maggiore varietà di
casi e necessità e migliorare la qualità delle cure offerte
permettendo allo stesso tempo il monitoraggio
continuo dei parametri critici e offrendo ai pazienti la libertà
di muoversi.