La tedesca Continental sta impiegando tag RFId passivi per
assicurarsi che i componenti dei propri pneumatici siano stati
correttamente puliti prima del loro assemblaggio. Continental
Mechanical Components (Cmc), sussidiaria del costruttore che
opera nello stabilimento di Roding, ha sostituito i cartellini
cartacei con tag RFId a 13,56 MHz, posti su 6.000 contenitori
metallici impiegati per trasportare le parti nel sistema di
lavaggio che ne precede l’assemblaggio nella “clean
room”.
In precedenza, venivano impiegati cartellini kanban per
tracciare e pianificare l’avanzamento dei componenti,
definendo specifiche modalità di pulitura per i differenti
lotti di prodotti, settaggi delle macchine per il lavaggio,
ecc. La soluzione adottata impiega 38 lettori RFId fissi posti
agli estremi o alle biforcazioni dei sistemi di trasporto su
nastro interni allo stabilimento o in corrispondenza dei varchi
attraverso cui gli operatori movimentano manualmente i
contenitori. In questo modo è possibile controllare che flussi
di parti procedano secondo i percorsi pianificati, allertando
gli operatori in caso di errore mediante un segnale luminoso.
Gli addetti sono dotati di palmare, connesso al sistema
informativo di stabilimento, con lettore di codici a barre e di
tag RFId; attraverso i terminali ricevono le indicazioni sulle
parti da prelevare dal magazzino e trasferire al sistema di
lavaggio, identificano i contenitori, ricevono conferma della
correttezza delle operazioni effettuate. L’eliminazione
del controllo/tracking manuale e della verifica della
correttezza delle impostazioni delle macchine e la certezza
delle operazioni effettuate hanno permesso a Cmc di aumentare
il ritmo produttivo ed incrementare la qualità.