Smart agrifood, Sinfo One spinge Amadori nell’era 4.0

La software house di Parma, partner strategico di Oracle per l’area Emea, sta scommettendo sul futuro connesso del settore agroalimentare. E il progetto avviato con il gruppo italiano ne è la prova

Pubblicato il 26 Set 2017

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Combinare le competenze e le esperienze multidisciplinari tanto funzionali quanto tecnologiche, per offrire una trasformazione digitale organica tramite consulenza organizzativa, di processo, di system integration e di outsourcing. Tutto questo operando nei diversi settori industriali con clienti di varie dimensioni, dalla piccola impresa alla grande multinazionale, sfruttando il valore aggiunto che nasce dalle esperienze maturate sul campo.

Si potrebbe sintetizzare così la mission di Sinfo One, software house di Parma che negli ultimi anni è riuscita ad affacciarsi con decisione all’estero, puntando su importanti progetti per le multinazionali del Food & Beverage in ottica di industria 4.0, e a conquistare la fiducia di un colosso come Oracle, di cui è oggi partner strategico in tutta l’area Emea.

Tecnologia e progettualità per le smart factory

La partnership con il gruppo americano ha probabilmente rappresentato il punto di svolta della società emiliana, che è riuscita così a dare un impulso importante a oltre 20 anni dedicati alla progettazione e realizzazione di soluzioni gestionali per le imprese. Oggi l’azienda è considerata uno dei punti di riferimento per le imprese che vogliono entrare nella nuova era della smart factory, soprattutto grazie al know how accumulato nell’implementazione della piattaforma Agile, la soluzione Plm (Product Lifecycle Management) di Oracle.

Lo dimostra l’ultimo progetto di trasformazione digitale di ampio respiro sviluppato con il gruppo Amadori, leader dell’agroalimentare nel segmento delle carni avicole che oggi conta un fatturato superiore a 1,2 miliardi di euro e oltre 7.400 lavoratori. Un caso emblematico di un business che fino a qualche anno fa era considerato quasi immune dai grandi cambiamenti tecnologici in atto e ora al centro della rivoluzione digitale che sta toccando anche l’agrifood.

Salvigni (Amadori): “Coinvolgere tutte le funzioni che innovano è fondamentale”

Anche se in Amadori c’è sempre stata in realtà una tendenza marcata a guardare al futuro: “Proponiamo innovazione continua e la piattaforma Agile ci è venuta in aiuto, consentendoci di avere occhi su tutto il processo e coinvolgere tutte le funzioni che giocano la partita innovativa in azienda, dalla ricerca e sviluppo alla qualità, dal marketing alla supply chain”, spiega Sandro Salvigni, responsabile Soluzioni applicative del Gruppo Amadori.

Competenze del personale e strutture all’avanguardia sono le armi scelte dalla compagnia per sostenere i progetti di crescita nel lungo periodo, anche all’estero dove oggi si concentra poco più dell’8% del giro d’affari. E c’è anche la salvaguardia della parte etica della lavorazione del prodotto e della gestione degli allevamenti, a cui sempre più consumatori danno importanza senza fare sconto alcuno.

L’ingresso della tecnologia di Sinfo One in aziende non è cosa recente e lo sviluppo digitale del gruppo Amadori negli ultimi anni è stato possibile proprio grazie a un piano che parte da lontano, precisamente dal 2013 quando è partita l’implementazione di soluzioni Product Lifecycle Management basate su Oracle Agile su prodotti finiti e ricette (Sinfo One era comunque fornitore di Amadori già da prima del 2013). Poi l’anno dopo è stata la volta dell’integrazione verso l’Erp (Enterprise Resource Planning, ndr) che ha permesso di mettere ordine in un sistema che coinvolgeva tante persone ma con strumenti datati e meno controllati.

Digital transformation diffusa per un controllo centralizzato

“Il controllo step by step permette un governo centralizzato migliore e ci consente di far arrivare sul mercato i prodotti nei tempi previsti”, sottolinea Salvigni che ha conosciuto il team di Sinfo One e di Oracle durante un evento del colosso americano a San Francisco. Quella è stata l’occasione per vedere all’opera l’applicazione Oracle Agile for Process, soluzione verticale pensata per la gestione di tutti i processi e delle informazioni che caratterizzano il ciclo di vita del prodotto specifica per il settore Food&Beverage utilizzata già da vari clienti top del settore (Coca Cola, McDonald’s e altri).

“Essendo già Sinfo One nostro partner per l’implementazione di Oracle JD Edwards, ci siamo rivolti al system integrator di Parma anche per il progetto Plm. Così abbiamo pianificato un progetto a partire dai nostri requisiti, dai workflow approvativi del processo e dagli aspetti da gestire arrivando a personalizzare la soluzione per le nostre specifiche esigenze”. Efficacia ed efficienza, cioè quei due elementi di competizione oggi abilitati in modo evidente dall’evoluzione digitale e di cui Amadori ha deciso di fare il pieno.

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