L’IoT per combattere l’inquinamento marino
Al World Economic Forum, appena conclusosi a Davos, è stata proprio WSense ad essere stata riconosciuta come l’impresa più innovativa al mondo nella raccolta e gestione dei dati ai fini della protezione dell’ambiente oceanico e per questo, insignita del premio Ocean Data Challenge, nell’ambito della sessione “The Earth Data Revolution”.
“Il World Economic Forum di quest’anno ha rimarcato come il cambiamento climatico rappresenti il maggior rischio a breve termine per l’umanità. Il monitoraggio degli oceani, ma anche dei mari chiusi come il Mediterraneo, è fondamentale – ha commentato la CEO di WSense Chiara Petrioli – Gli oceani assorbono circa un terzo della CO2 prodotta dalle attività antropiche e abbiamo di fronte il dramma dell’inquinamento marino, sostanze chimiche, oltre che plastiche e microplastiche. I nostri sistemi promettono di fare luce su quanto avviene in profondità: i sensori che possono essere applicati ai nostri sistemi di comunicazione subacquea sono in grado di monitorare 24 ore su 24 la concentrazione di qualsiasi sostanza estranea all’ambiente marino originale, lanciare allarmi e permettere interventi mirati di pulizia e risanamento”.
WSense e le tecnologie wireless per la comunicazione subacquea
La tecnologia WSense consiste in componenti hardware e software per acque basse e profonde per implementare e gestire un’infrastruttura di rete internet sottomarina che operi fino a 3.000 metri di profondità.
I sistemi installati, che non impattano sui fondali, permettono di monitorare in tempo reale gli ambienti marini e oceanici (qualità dell’acqua, suoni, correnti, movimento di strutture ed ancoraggi…) e di fornire informazioni cruciali agli istituti di ricerca e a chi opera in tutti i settori della Blue Economy: la qualità ambientale, l’acquacoltura, i porti e le infrastrutture critiche, tra cui quelle energetiche, come i gasdotti, gli oleodotti, le piattaforme di estrazione e i cavi di trasmissione dell’elettricità.
Le soluzioni garantiscono l’interoperabilità e la connettività tra sensori subacquei di qualsiasi casa produttrice e veicoli robotici autonomi, grazie all’utilizzo di tecnologie proprietarie brevettate che consentono comunicazioni sicure in tempo reale tra nodi della rete affidabili ed economici.
Attiva dal 2017, WSense vanta oggi una squadra di oltre 40 ingegneri e ricercatori – con uffici in Italia, Norvegia e Regno Unito – e annovera tra i propri clienti il Ministero della Difesa Italiano e aziende come Leonardo, Leroy, Saipem, Terna, ENEA, INGV e il National Oceanography Centre.