Interviste

Ferrovie dello Stato Italiane, sarà un 2014 all’insegna della mobility

«Nel prossimo triennio il mio impegno sarà rivolto soprattutto a favorire l’introduzione di strumenti di mobilità, che permettano ai nostri clienti di avere maggiori informazioni sul proprio viaggio» spiega Alessandro Musumeci, Direttore Centrale Sistemi Informativi del gruppo

Pubblicato il 16 Gen 2014

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Alessandro Musumeci è Direttore Centrale Sistemi Informativi di Ferrovie dello Stato Italiane

Mediante l’attività giornaliera di circa 72mila ferrovieri, Ferrovie dello Stato Italiane movimenta quotidianamente 8mila treni e gestisce una rete di 16.700 chilometri su cui viaggiano ogni anno circa 600 milioni di passeggeri e 50 milioni di tonnellate di merci. La Capogruppo Ferrovie dello Stato Italiane SpA è controllata dallo Stato per il tramite del socio unico Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Gruppo coordina politiche e strategie industriali delle 11 Società Operative (tra cui Trenitalia, RFI e Grandistazioni) sulla base di considerazioni economiche, ambientali e sociali.

Ferrovie dello Stato Italiane ha definito un Piano industriale 2014-2016 che vede il Gruppo impegnato su due obiettivi principali assegnati dal Governo: il miglioramento del trasporto pubblico locale, e quello della sezione cargo, ossia lo spostamento dalla “gomma” al “ferro” di parte consistente del traffico merci. Si tratta di due temi che hanno forti declinazioni tecnologiche e che coinvolgono quindi la Direzione ICT del Gruppo, guidata da Alessandro Musumeci.

«Il trasporto locale rappresenta la maggior parte del nostro business: basti pensare che, su 500 milioni di viaggi ogni anno, solo il 10% avviene su treni ad Alta Velocità. Nel prossimo triennio il mio impegno sarà rivolto soprattutto nel favorire l’introduzione di strumenti di mobilità, che permettano al viaggiatore di avere maggiori informazioni riguardanti il proprio viaggio, in modo non reattivo ma proattivo» spiega il Direttore Centrale Sistemi Informativi di Ferrovie dello Stato Italiane.

«È un progetto di mobilità evoluta legato anche alla georeferenziazione: il viaggiatore avrà informazioni sul treno in cui si trova, sui servizi ferroviari di cui ha bisogno, e sulla stazione di destinazione, oltre che sulla possibilità di noleggiare mezzi di trasporto o richiedere servizi alberghieri. Il viaggiatore sarà cioè circondato da strumenti tecnologici che gli permetteranno di usufruire di una mobilità estesa».

Ferrovie dello Stato Italiane, terzo operatore ferroviario in Europa, ha già avviato alcuni progetti in questo ambito, relativi alle Smart City e non solo, e che hanno portato anche al controllo di nuove aziende, come il 70% dell’Ataf Gestioni di Firenze per il trasporto pubblico.

Rimane prioritario anche il tema della logistica fisica. Ferrovie dello Stato Italiane ha ultimamente utilizzato anche finanziamenti europei, realizzando un programma denominato PIL (Programma Integrato Logistica 1.0) già applicato nell’interporto di Verona. «Il nostro obiettivo è ora potenziare questo programma con l’obiettivo di integrare i sistemi delle dogane e quelli degli autotrasportatori, per velocizzare le operazioni di interscambio merci tra ferro e gomme», conclude il manager.

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