Le incertezze del cloud: il 43% delle imprese ha problemi di sicurezza con i Service Provider

Ancora tanti i dubbi e la confusione rispetto a cosa siano realmente i servizi di Cloud Computing. I principali ostacoli verso queste nuove tecnologie sono le preoccupazioni nei confronti della sicurezza dei dati (50%) e delle performance e disponibilità del servizio (48%)

Pubblicato il 12 Lug 2011

Gran parte delle aziende nutre apprensione nei confronti dell’adozione del cloud computing e, come messo in evidenza dall’ultimo studio realizzato da Trend Micro, le motivazioni sono più che altro legate agli aspetti di sicurezza: la metà circa (43%) dei decisori It ha infatti riferito di aver incontrato negli ultimi 12 mesi problemi di sicurezza con i rispettivi cloud provider.
La ricerca, condotta a livello globale, ha coinvolto 1.200 decision maker It di Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Canada, India e Giappone, svelando le incertezze e le preoccupazioni che caratterizzano il passaggio verso il cloud. In generale lo studio ha confermato come il mondo delle aziende stia abbracciando questa tecnologia con grande vivacità e velocità, dando vita a una importante quantità di nuovi deployment. Poco più del 10% ha affermato di fruire già di progetti in questo ambito, mentre circa la metà ha ammesso di trovarsi nella fase implementativa o pilota di nuove applicazioni cloud.
Nonostante la crescente popolarità di questa tecnologia nella maggior parte dei paesi, restano numerose le imprese che nutrono dubbi e confusione a riguardo, incerte rispetto a cosa siano realmente i servizi di cloud computing. Di fronte a un elenco di questi servizi il 93% degli intervistati ha affermato di avere già all’attivo almeno un progetto. Il 7% di questi ha rivelato però che la propria azienda non ha in programma alcun deployment in questo ambito, un dato che quindi risulta alquanto contraddittorio.
Se è vero che la sicurezza costituisce il principale ostacolo all’adozione del cloud, è altrettanto vero che esistono altri due elementi che le imprese considerano vitali: performance e disponibilità. Lo studio ha rivelato come le principali barriere al passaggio verso il cloud computing consistano nel 50% dei casi in preoccupazioni nei confronti della sicurezza dei dati, e nel 48% in preoccupazioni nei confronti delle performance e della disponibilità del servizio.
Quando si parla di salvaguardia dei dati presenti nel cloud le imprese pensano alla crittografia: l’85% degli intervistati ha confermato di utilizzare tecniche di cifratura per le informazioni residenti all’interno del cloud. Inoltre, oltre la metà ha asserito di essere incline a prendere in considerazione il supporto di un cloud provider laddove venisse fornito anche un servizio di cifratura dei dati archiviati. Ciò nonostante, le tecniche attualmente più usate a livello cloud per la gestione delle chiavi crittografiche risultano vulnerabili.

Per la presentazione completa dell’indagine clicca qui.

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