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Cloud ibrido: IBM lancia nuovi servizi per creare applicazioni rapide e sicure

Durante l’evento IBM Think 2019 di San Francisco, IBM ha annunciato IBM Cloud Integration Platform per connettere in sicurezza applicazioni, software e servizi di qualunque produttore in ambienti ibridi

Pubblicato il 07 Mar 2019

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L’IBM Institute for Business Value stima che il 98% delle aziende prevede di adottare architetture ibride entro il 2021, ma di queste solo il 38% disporrà delle procedure e degli strumenti necessari per operare in tali ambienti. Attualmente, il processo è difficoltoso a causa dell’elevata manualità dei processi, con importanti implicazioni per la sicurezza e una mancanza di strumenti di gestione e integrazione coerenti. IBM ha lanciato nuovi strumenti e servizi per aiutare le aziende a migrare, integrare e gestire applicazioni e carichi di lavoro in maniera trasparente e sicura su qualsiasi cloud, pubblico o privato, e negli ambienti IT on-premise. In particolare si tratta della nuova IBM Cloud Integration Platform, progettata per ridurre i tempi e la complessità nel lancio di nuovi servizi e applicazioni in ambienti cloud multipli in maniera coerente e uniforme. Insieme alla nuova piattaforma i nuovi servizi di consulenza di IBM Services affiancheranno le imprese nella definizione di una strategia cloud olistica e per semplificare la gestione delle risorse tra ambienti cloud differenti.

Una nuova piattaforma di integrazione cloud per ridurre i tempi e le complessità di scrittura del codice

La soluzione IBM Cloud Integration Platform è progettata per connettere in sicurezza applicazioni, software e servizi di qualunque produttore, indipendentemente dal fatto che questi si trovino su infrastrutture IT proprietarie (on-premise), su cloud pubblico o privato. La piattaforma riunisce in un unico ambiente di sviluppo un insieme completo di strumenti di integrazione. Tale soluzione consente di migliorare notevolmente la produttività, in quanto gli specialisti dell’integrazione possono scrivere, testare e mettere in sicurezza il codice in un solo processo, per poi memorizzarlo e riutilizzarlo quando serve. Un’operazione complessa che in precedenza richiedeva tempi molto lunghi. Ciò può aiutare le aziende a ridurre tempi e costi di integrazione di un terzo, rispettando al contempo i requisiti di sicurezza e conformità.

L’integrazione è un fattore critico in quanto le aziende ottimizzano i processi aziendali e creano più esperienze personalizzate per i clienti. Tuttavia, l’integrazione sta diventando sempre più complessa, in quanto diverse aziende stanno già utilizzando un numero di cloud compreso tra due e quindici e vogliono adottare nuovi servizi cloud, come intelligenza artificiale, analytics e blockchain, per mantenersi competitive.

“La maggior parte delle aziende di grandi dimensioni hanno i loro dati e i carichi di lavoro suddivisi tra diversi cloud, pubblici e privati, SaaS e ambienti IT locali. Talvolta ciò è dovuto alla natura delle infrastrutture che supportano i processi aziendali, ma in altri casi si tratta anche di necessità associate alla conformità, a regolamenti e a questioni di privacy dei dati”, spiega Denis Kennelly, General Manager di cloud integration di IBM. “La sfida in questo ambiente consiste nel superare il modello basato su silos di dati e tecnologie per implementare nuovi servizi aziendali e applicazioni in maniera rapida e sicura. Attualmente, stiamo lanciando nuove funzionalità progettate per aiutare le aziende a sfruttare al massimo la potenza del cloud ibrido”.

Insieme alla piattaforma, IBM fornirà consulenza ai clienti su come progettare la strategia cloud in maniera olistica; si tratta di servizi che comprendono progettazione, migrazione, integrazione, servizi di architettura per definire e realizzaare il percorso di transizione verso il cloud. IBM Services sta creando team di consulenti dedicati, composti da esperti certificati con competenze specifiche nei servizi e nelle tecnologie emergenti associate a piattaforme cloud multiple.

Sicurezza al centro di applicazioni e dati in ambienti cloud ibridi

La sicurezza resta una delle principali preoccupazioni in tutti i settori e mercati, soprattutto quando si tratta di implementare applicazioni e dati in ambienti cloud ibridi. Al fine di minimizzare le minacce, le aziende necessitano della capacità di proteggere i dati durante ogni fase del loro percorso, della capacità di gestire accessi e identità in maniera semplice e di poter disporre della massima visibilità dello stato della sicurezza di tutte le loro applicazioni. IBM ha progettato un servizio denominato IBM Cloud Hyper Protect Crypto Servic, reso possibile portando la soluzione IBM LinuxONE nei data center IBM Cloud di tutto il mondo. Questo servizio fornisce la gestione delle chiavi crittografiche con un modulo di sicurezza hardware (HSM) dedicato, basato sulla tecnologia FIPS 140-2 di livello 4, offerta da un provider cloud pubblico. Il servizio è parte integrante della famiglia di servizi IBM Cloud Hyper Protect.

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