Le tecnologie digitali non si limitano più a supportare le attività umane, ma stanno diventando parte integrante dell’infrastruttura sociale. Ogni scelta compiuta oggi contribuisce a definire architetture destinate a durare, con conseguenze che ricadranno sulle generazioni future. Durante l’evento AI, HPC & Quantum – Reshaping the Technology Landscape, organizzato da E4 Computer Engineering, Luciano Floridi — John K. Castle Professor in the Practice of Cognitive Science e Direttore del Digital Ethics Center alla Yale University, oltre che Professore di Sociologia della Cultura e della Comunicazione all’Università di Bologna — ha richiamato l’attenzione su questa responsabilità collettiva, illustrandone rischi e implicazioni per la governance digitale.
lo scenario
Luciano Floridi: «Il digitale è la nuova architettura della realtà. Serve una governance consapevole»
Il filosofo invita a riflettere sulla solidità delle scelte che oggi definiscono il futuro. L’etica, la regolamentazione e la governance diventano i pilastri per evitare che la tecnologia riduca la realtà a semplici modelli. E gli Stati Uniti regolamentano di più dell’Europa

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