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La multa UE più alta in assoluto: ecco perché l’ha presa Google

2,42 miliardi di euro, è la multa comminata dall’Unione Europea a Google per aver dato sistematicamente maggior risalto al suo servizio di comparazione degli acquisti, sfruttando così la propria posizione dominante nel campo dei motori di ricerca

Pubblicato il 28 Giu 2017

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Ben 2,42 miliardi di euro è il valore della multa comminata dalla Unione Europea a Google.

Secondo la Commissione, Google ha infatti sistematicamente dato maggior risalto al proprio servizio di comparazione degli acquisti, sfruttando così la sua posizione dominante nel campo dei motori di ricerca.

In pratica, quando un utente cerca su Google un prodotto, il servizio di shopping del motore di ricerca pubblica i link sponsorizzati in alto, accanto ai primi risultati, quindi molto visibili. I servizi di comparazione degli acquisti dei rivali sono invece lasciati nella colonna dei risultati generici, selezionati dagli algoritmi generici. Questo è quanto verificato dall’UE e che ha determinato la maga-multa: “Le prove dimostrano che il competitor messo maggiormente in risalto compare soltanto a pagina 4 dei risultati. Il problema è che i consumatori cliccano molto più spesso sui prodotti più visibili, e quindi su quelli sponsorizzati da Google”

“I numeri non lasciano dubbi – spiegano nel dettaglio i regolatori europei – i risultati sulla prima pagina guadagnano il 95% di tutti i click, quelli sulla seconda solo l’1%”.

“Google ha abusato della sua posizione dominante sul mercato della ricerca per promuovere il suo servizio di comparazione dello shopping nei suoi risultati, declassando quelli dei suoi concorrenti. Quello che ha fatto è illegale per le regole antitrust – ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager-  ha negato alle altre aziende la possibilità di competere sui loro meriti e di innovare e più importante ancora ha negato ai consumatori UE una scelta genuina di servizi”.

La multa della Commissione di 2,42 miliardi, tiene dunque in considerazione la durata e la gravità dell’infrazione ed è calcolata sulla base del valore dei ricavi che Google ha fatto sul servizio shopping; inoltre Bruxelles chiede di mettere fine all’infrazione entro 90 giorni, rispettando il principio dell’ “equo trattamento dei rivali e dei loro servizi”.

“Non siamo rispettosamente d’accordo con le conclusioni annunciate oggi da Bruxelles che impongono una multa record da 2,42 miliardi a Google, rivedremo la decisione della Commissione in dettaglio in quanto stiamo considerando di fare ricorso, e continueremo a perorare la nostra causa”: ha dichiarato il vicepresidente senior e consigliere generale di Google Kent Walker.

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