Si fa un gran parlare di social network e social media. Le aziende, soprattutto se si rivolgono al mondo consumer e sono alla ricerca di tecniche di marketing innovative per conquistare nuovi mercati, non posso ignorare la quantità di dati generati dal web, ma devono dotarsi di strumenti adeguati per interpretarli. è questo il tema di un incontro dal titolo “Social analytics conference – Big data e social media: cambiamenti e nuovi scenari nella business”, organizzato da Xenesys in partnership con la società di analisi strategica Ernst&Young, e alcuni tra player della business intelligence come Decisyon, MicroStrategy e Roambi, l’azienda specializzata in social media marketing Gummy Industries, e il media partner dell’iniziativa, The Biz Loft.
Xenesys è un service integrator, che offre consulenza, progettazione e vendita di soluzioni, servizi e infrastrutture It. Il suo target sono soprattutto medie e grandi imprese attive in Italia, in vari settori economici, ma soprattutto in quelli tipici del made in Italy, con proiezione internazionale, come nel fashion, che il system integrator affianca nelle azioni di marketing evolute basate sull’uso intenso dell’It.
Nella situazione attuale, secondo Giorgio Moresi, Business Intelligence Top Client Solution Manager di Xenesys, entra in gioco una nuova tipologia di Bi, che fa ampio ricorso a Big data, anche se l’obiettivo è quello di sempre: raccogliere e analizzare tutti i dati aziendali per prendere decisioni di business. Ma a differenza della Bi tradizionale, la business discovery offre risposte imprevedibili a domande libere; consente in pratica di trovare anche ciò che non si cerca. “Alla base dell’analisi social c’è l’uso pieno delle informazioni strutturate e non e la necessità di integrarle con quelle che provengono dai dati aziendali”, dice.
Alberto Bazzi, digital transformational practice director di Ernst&Young, evidenzia la necessità per le aziende di superare una volta per tutte la logica che disegna l’esperienza del cliente per canale verso una multicanalità, integrando tutti i livelli di informazione. “La maggior parte delle aziende ha però ancora un approccio tattico all’analisi del dato soprattutto in campo social e utilizza i sistemi di monitoring solo per valutare dati generali sui trend”, evidenzia Bazzi. E anche quando si profila il cliente, non viene seguito attraverso i diversi canali. è invece necessario un approccio integrato capace di descrivere la persona attraverso i suoi comportamenti, le sue relazioni e le sue intenzioni.
E qui entra in gioco il system integrator, indispensabile nei progetti di analytics, secondo Alessio Pietrelli, responsabile Enterprise Application di Xenesys. Il suo compito è infatti integrare attorno al brand aziendale, le attività multicanale dei clienti, andando a creare uno store interconnesso sui diversi canali e mettendo in comunicazione sistemi aziendali eterogenei. Può farlo perché conosce gli strumenti, può mettere insieme tecnologie consolidate e nuovi vendor, può armonizzare logiche It e logiche di marketing, riunendo tutti gli attori necessari.