Targato Dell il centro di supercalcolo della Federico II di Napoli

Pubblicato il 28 Gen 2009

Dopo una gara, Dell si è aggiudicata il ruolo di capocommessa per la realizzazione del nuovo dato center dello Scope, Sistema cooperativo ad alte prestazioni per elaborazioni scientifiche dell’Università della città partenopea. Il data center si avvia a entrare nella classifica dei Top 500 data center al mondo.
La scelta di Dell, affermano i portavoce della società, è avvenuta in base a considerazioni relative al rapporto costi-benefici del progetto, alla capacità del vendor di fornire servizi progettuali, implementativi e di assistenza remota, e infine alla rete di partner leader internazionali e nazionali coinvolti. Tra questi, figura in primo luogo Emc per lo storage e Cisco per l’infrastruttura di connettività, mentre i server, ovviamente sono Dell. Nell’infrastruttura hardware si segnalano 33 rack tele controllati, 320 server blade (doppia Cpu quad core per un totale di 2650 core), 16 blade e sei alimentatore per chassis, 20 server 1U, 20 server 2U, otto server 8U (quadri processore dual core), soluzioni di storage misto – 200 Terabyte di storage Fibre Channel e 32 Terabyte iScsi – rete Gigabit e Infiniband su ogni macchina.
In quali attività s’inserirà tutto questo? Risponde il professor Guido Russo, che con il professor Leonardo Merola e altri docenti fa parte del comitato direttivo di Scope: “Il nostro centro ha già condotto prestigiose collaborazioni a livello internazionale. Tra queste c’è quella con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per gli esperimenti di fisica delle particelle con l’accelatore Lhc del Cern di cui si è tanto perlato di recente”. Le immense capacità computazionali di Scope si prestano in particolare alla modellistica, al calcolo numerico a elevate prestazioni, alla gestione di grandi banche date e alla simulazione e analisi di informazioni in ambito scientifico e applicativo strategico. Tra gli altri ambiti di utilizzo sono quelli delle scienze del microcosmo e del macrocosmo, delle scienze della vita, scienze dei materiali, scienze dell’ambiente e scienze sociali.

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