Il Cloud in Italia non rallenta la sua corsa, ma cambia volto. Dopo anni di adozioni spinte da logiche “Cloud First”, le imprese oggi scelgono con maggiore consapevolezza, cercando equilibrio tra innovazione, controllo e conformità normativa.
È quanto emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano, che fotografa un mercato in espansione – 8,13 miliardi di euro nel 2025, +20% sul 2024 – ma anche attraversato da nuove priorità: sovranità digitale, sicurezza e integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi di business.
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Cloud in Italia, crescita trainata da AI e sovranità digitale
La spesa continua a concentrarsi sul Public & Hybrid Cloud (5,83 miliardi, +21%), con l’Infrastructure as a Service (IaaS) che raggiunge 2,63 miliardi (+23%) e rappresenta il 45% del mercato. Accanto alle Virtual Machine, centrali anche per i progetti di AI, crescono il Software as a Service (SaaS) (2,2 miliardi, +19%) e il Platform as a Service (PaaS), che per la prima volta supera il miliardo (+21%).
Parallelamente, il Private Cloud registra un incremento del +23% (1,39 miliardi), sostenuto dalla domanda di maggiore controllo e da nuove offerte di cloud sovrano. La Data Center Automation raggiunge 910 milioni (+12%), confermando la modernizzazione in corso anche nelle infrastrutture on-premise.

Oltre il “Cloud First”: le imprese scelgono strategie più selettive
«Il 2025 segna un punto di svolta: il Cloud non è più solo il paradigma per costruire e modernizzare i sistemi informativi, ma un asset strategico di innovazione e competitività, che va costruito mantenendo il controllo di applicazioni e dati (Cloud Sovereignty)» sottolinea Stefano Mainetti, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Cloud Transformation.
Il quadro che emerge è quello di una maggiore selettività: il 46% delle grandi organizzazioni adotta strategie ibride e mirate (+10 punti rispetto al 2024), mentre l’approccio Cloud First cala dal 39% al 32%. Anche la Pubblica Amministrazione rafforza il proprio percorso verso il Cloud, con i progetti previsti dalla Strategia Cloud Italia e dal Polo Strategico Nazionale.

Per approfondire l’approccio strategico al cloud: Strategie per un Cloud efficiente: il framework decisionale analizza come integrare governance, ottimizzazione dei costi e AI nei modelli decisionali.
Sul fronte delle priorità IT, la sicurezza guadagna terreno rispetto all’innovazione: il 72% delle imprese ha avviato progetti di cybersecurity, mentre il 37% lavora sull’adeguamento normativo alle nuove direttive europee (NIS2, DORA, AI Act).

Cloud e AI, tra opportunità e governance dei dati
Il legame tra Cloud e Intelligenza Artificiale si consolida. Nel 2025, il 25% delle grandi imprese utilizza API di AI-as-a-Service, il 23% applicazioni pronte all’uso e il 16% piattaforme per sviluppatori. Solo il 30% però affida i progetti di AI interamente al Public Cloud: la maggioranza preferisce ambienti Private o on-premise, più adatti a garantire controllo e conformità.
«L’intelligenza artificiale e il Cloud sono inseparabili. La nuvola è il motore che rende possibile l’AI, ma per coglierne i benefici le imprese devono imparare a coniugare innovazione e governance dei dati» spiega Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio. «Permane un vuoto di governance preoccupante: il 59% delle organizzazioni non ha ancora introdotto policy per contrastare la perdita o l’uso improprio di informazioni sensibili da parte dei dipendenti che utilizzano strumenti di AI Generativa».
Il tema della governance dei dati rimane fondamentale: il 46% delle aziende evidenzia difficoltà a rispettare gli obblighi introdotti dall’AI Act, ma nonostante queste criticità oltre la metà delle imprese indica l’AI come priorità di investimento per il 2026.
