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Cultura digitale e innovazione industriale: la formula vincente di Danieli



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Colosso siderurgico globale, Danieli & C. Officine Meccaniche punta sull’innovazione come leva strategica per i propri impianti e processi, ma anche come leva per aumentare la cultura digitale aziendale. Il CIO, Massimiliano Cappa, illustra l’importanza di accompagnare l’adozione di soluzioni e tecnologie con formazione continua e gestione della conoscenza

Pubblicato il 19 ott 2025



Massimiliano Cappa
Massimiliano Cappa, CIO di Danieli

Danieli & C. Officine Meccaniche è, insindacabilmente, un fiore all’occhiello nel settore dell’industria italiana, una realtà leader globale nella progettazione e realizzazione di macchine e impianti per la produzione dell’acciaio, a tutti i livelli della filiera siderurgica. Con headquarter in provincia di Udine, una presenza in circa 30 Paesi, oltre 10.000 dipendenti e un fatturato superiore ai 4 miliardi di euro, Danieli rappresenta anche un caso emblematico di integrazione tra know-how industriale, innovazione tecnologica e cultura digitale diffusa, grazie a una visione illuminata del management, di cui fa parte Massimiliano Cappa, Group Chief Information Officer dell’azienda friulana.

Innovazione, cambiamento e collaborazione

In Danieli, la visione di sviluppo aziendale è strettamente legata alla trasformazione digitale, considerata come una delle travi portanti per la gestione del cambiamento nella crescita del business, quando capace di unire e integrare processi, persone e tecnologia.

«L’innovazione digitale in un contesto industriale complesso – racconta Cappa – può generare valore tangibile e sostenibile, ma è fondamentale accompagnare l’adozione di soluzioni e tecnologie digitali con formazione continua e gestione del cambiamento, dando vita a un ecosistema digitale, sicuro e resiliente. Che si parli dell’adozione di AI per il knowledge management, di cybersecurity o di cloud, la trasformazione digitale non deve più essere vista come sola tecnologia: è un cambiamento strategico che mette le persone al centro, prepara l’azienda alle sfide future e valorizza le competenze uniche dei team IT».

L’IT come motore strategico globale e culturale

In particolare, il gruppo IT di Danieli conta 137 professionisti e opera principalmente dall’Italia, ma con basi anche in Asia, Stati Uniti e Brasile. Il modello operativo consente di erogare soluzioni e servizi a livello globale, supportando gli impianti e gli uffici distribuiti in tutto il mondo. Il budget annuale dell’IT è costantemente rapportato alla crescita della azienda con circa il 20% destinato alla trasformazione digitale, un valore ben superiore al benchmark industriale (8-12%).

«Da noi, gli investimenti in strumenti digitali innovativi sono accompagnati da una cultura organizzativa che favorisce imprenditorialità, collaborazione, condivisione e continuità – aggiunge Cappa -. In questo modo, l’IT diventa un catalizzatore per l’innovazione, non solo supportando i processi industriali, ma guidando l’evoluzione aziendale».

L’idea di cultura digitale di Danieli, consigliata e guidata da Cappa, è chiara: non basta introdurre strumenti innovativi, è necessario creare le condizioni affinché le persone possano utilizzarli in modo efficace. «Partendo da piccoli gruppi integrati (business & ICT) – illustra -, l’azienda ha esteso, ad esempio, la formazione digitale e l’adozione degli assistenti virtuali a tutta l’azienda. L’obiettivo è massimizzare l’efficienza operativa e trasformare i dipendenti in ambasciatori del digitale, capaci di diffondere competenze e best practice all’interno della propria area di lavoro».

Consapevolezza crescente tra AI e Cybersecurity

Esempi concreti di una tendenza inarrestabile in Danieli, l’integrazione in azienda di soluzioni di Ai generativa o di sistemi di sicurezza di ultima generazione non dimentica, anzi, la gestione della conoscenza: «Assistenti virtuali e chatbot verticali, integrati in web app dedicate, che siamo in grado di sviluppare in pochissimo tempo – continua Cappa -, permettono di raccogliere, qualificare e rendere disponibili conoscenza, informazioni e documenti aziendali in maniera sicura, supportando l’operatività interna e la comunicazione verso i clienti. Un approccio che partito a suo tempo da una forte focalizzazione sul valore dei big data as a Service, prima ancora dell’arrivo dell’AI generativa, ci ha permesso di creare strumenti che combinano elaborazione del linguaggio naturale e motori di ragionamento per qualificare contenuti e informazioni rilevanti, creando uno stretto legame tra tecnologia e persone per migliorare efficienza, sicurezza e governance».

Guardando poi alla sicurezza aziendale, Danieli pone in primo piano la necessità di una contemporanea crescita della consapevolezza e delle competenze delle persone per una protezione sempre più sicura dei dati e degli asset. Partendo dall’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale per analizzare flussi digitali non convenzionali e identificare pattern di minaccia, raccogliendo e processando miliardi di eventi e realizzando simulazioni continue e difese automatiche, la consapevolezza e formazione dell’utente è un must per l’azienda che ha appositamente sviluppato un personaggio “Daniele”, a supporto dei dipendenti e con funzione educational mirata nel caso siano rilevati comportamenti non idonei.

«La gestione del cambiamento in ottica digitale in direzione del business è fondamentale – conclude con consapevolezza Cappa – e per ottenerla, nonché portarla a livelli massimi, la trasformazione culturale deve essere la nostra migliore alleata. Al di là di tutto, comunque, Le competenze interne sono fondamentali e le persone fanno sempre la differenza».

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