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Molinari, dalla tradizione al cloud: il nuovo ingrediente sono i dati



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Lo storico marchio del beverage, nato nel 1945, accelera la trasformazione digitale con una piattaforma SaaS su Microsoft Dynamics 365 Business Central: processi connessi, meno attività manuali, analisi in tempo reale e nuove opportunità tra automazione e intelligenza artificiale.

Pubblicato il 18 dic 2025


Altea Federation Point of View

Molinari

Quando si parla di Molinari, l’immaginario corre immediatamente a una bottiglia che dal 1945 racconta un pezzo di storia italiana. Eppure oggi, accanto agli “ingredienti” che ne hanno costruito l’identità, ce n’è uno nuovo che sta diventando decisivo: i dati. È da qui che passa la trasformazione digitale avviata dall’azienda, un percorso che tocca produzione, logistica, commerciale e finanza e che punta a rendere i processi più integrati, veloci e pronti alle sfide dei prossimi anni.

La svolta si concretizza in una scelta chiara: migrare al cloud, introdurre automazioni e aprire la strada a scenari di intelligenza artificiale grazie a una nuova piattaforma basata su Microsoft Dynamics 365 Business Central in modalità SaaS. Un progetto affrontato insieme ad Alterna – Altea Federation, partner che affianca Molinari nel ripensamento dell’ecosistema applicativo e del modello operativo.

A raccontare motivazioni e prospettive sono Michele Mastrangelo, Direttore Generale di Molinari Italia Spa, e Paolo De Rossi, Chief Business Officer & Equity Partner di Alterna Srl – Altea Federation.

Il momento di cambiare marcia

Per Molinari non si è trattato di un semplice aggiornamento informatico, ma di una decisione strategica. Il punto di partenza è stato riconoscere che la crescita non poteva più poggiare su fondamenta tecnologiche ormai al limite.

Negli ultimi anni abbiamo capito che la nostra crescita non poteva più poggiare su un sistema informativo ormai arrivato a fine vita”, spiega Mastrangelo. “Lavoravamo su piattaforme datate, con tante personalizzazioni accumulate negli anni, che ci costringevano a manualità, controlli extra-sistema, poca integrazione tra le funzioni”.

Molinari, dalla tradizione al cloud: il nuovo ingrediente sono i dati

In un contesto fatto di volumi importanti, più stabilimenti, rete vendita articolata e mercato in evoluzione, quei vincoli rischiavano di diventare un freno. “Abbiamo voluto dotarci di un sistema scalabile, reattivo e capace di evolvere insieme alle esigenze del business”, prosegue il Direttore Generale. “Oggi il valore sta nei dati, nella capacità di pianificare, prevedere, tracciare. Per continuare a essere Molinari, dovevamo cambiare marcia”.

Un ERP “su misura”, non calato dall’alto

Entrare in un’azienda con una storia così forte e “mettere mano” al sistema informativo richiede metodo e sensibilità organizzativa. De Rossi racconta che il primo passo è stato ascoltare e comprendere la specificità dei processi Molinari, senza forzature.

La prima cosa è stata ascoltare l’azienda e mappare i processi in profondità”, sottolinea. “Molinari non aveva bisogno di un ERP qualsiasi, ma di un modello operativo che valorizzasse la sua identità, integrando standardizzazione e flessibilità”.

La complessità maggiore, in progetti di questo tipo, è spesso quella “invisibile”: la stratificazione di eccezioni operative accumulate nel tempo. “La sfida maggiore è stata armonizzare processi molto stratificati negli anni, con molte eccezioni operative, e trasformarli in flussi più semplici, più governabili e più adatti a un’architettura moderna”, spiega De Rossi.

Determinante, in questo senso, è stato l’approccio collaborativo: “Il coinvolgimento diretto dei process owner di Molinari è stata la chiave. Questo ci ha permesso di proporre una soluzione davvero su misura e non un pacchetto “calato dall’alto””.

Cosa cambia nella quotidianità: meno manualità, più controllo

Se la strategia dà la direzione, è nella vita quotidiana che un nuovo sistema dimostra davvero il suo impatto. E qui, per Molinari, la promessa è concreta: dati affidabili in tempo reale, meno attività ripetitive e processi che “parlano” tra loro.

Cambia molto, ma soprattutto cambia in meglio”, dice Mastrangelo. “Significa avere dati più affidabili e disponibili in tempo reale, meno attività manuali, processi più fluidi e collegati tra loro”.

Gli esempi operativi chiariscono la portata del cambiamento: “La presa ordine sarà più automatizzata”, “la gestione delle promozioni sarà più strutturata e monitorabile”, mentre su logistica e magazzino l’obiettivo è alzare precisione e tracciabilità: “Il controllo dell’inventario sarà più rigoroso grazie alla tracciabilità dei lotti e all’integrazione con il WMS”. Anche la produzione guadagna in governo e visibilità: “Avremo una pianificazione più puntuale, con un miglior monitoraggio dei tempi e dei costi”.

Il risultato atteso è duplice: efficienza e qualità. “Tutto questo libera tempo, riduce gli errori e permette alle nostre persone di concentrarsi sul valore, non sull’operatività ripetitiva”, aggiunge Mastrangelo, rimarcando anche l’importanza del percorso di formazione e change management.

Una piattaforma che abilita l’evoluzione: dati, automazioni e AI

Il progetto, però, non si esaurisce nel “mettere a posto” l’ERP. La scelta cloud in ottica SaaS diventa una base per evoluzioni continue: analytics avanzati, automazioni intelligenti, integrazione con strumenti e servizi che cambiano il modo di leggere il business.

Questo progetto mette Molinari nelle condizioni di fare un salto non solo tecnologico, ma competitivo”, spiega De Rossi. “Con Dynamics 365 in cloud, l’azienda ha ora una piattaforma che si integra nativamente con strumenti come Power BI, i Virtual Agent, il CRM e — in prospettiva — con le capacità predittive dell’AI generativa”.

Tradotto: insight immediati, KPI in tempo reale, capacità di prevedere e simulare. “Significa poter contare su automazioni intelligenti”, continua De Rossi, “usare algoritmi per prevedere la domanda, ottimizzare le scorte, simulare scenari commerciali”.

E guardando oltre l’orizzonte più vicino, le linee di sviluppo diventano ancora più ambiziose: “Analisi statistiche delle politiche commerciali, pianificazione congiunta con la GDO, previsioni avanzate della domanda, estensioni del modello di performance management”. In sintesi, come la definisce De Rossi, “non è un punto di arrivo, ma una piattaforma di partenza che apre a nuove opportunità ogni anno”.

Tradizione e futuro, nella stessa bottiglia

Dietro un marchio storico, oggi, c’è un’infrastruttura digitale capace di tenere insieme produzione, logistica, rete vendita e finanza con dati più accessibili e processi più governabili. La tradizione resta il cuore di Molinari, ma cloud, piattaforme SaaS e – sempre di più – intelligenza artificiale diventano la leva per continuare a competere in un mercato che cambia velocemente.

E forse è proprio qui il punto dell’intervista: innovare non significa cambiare identità. Significa darle strumenti nuovi per durare.

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