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Il potere del dato come fondamento per l’AI 



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Xautomata trasforma il dato in risorsa strategica per l’industria, abilitando automazione adattiva, intelligenza distribuita e AI predittiva attraverso un framework deterministico e orchestrato.

Pubblicato il 16 set 2025


Xautomata Point of View

dato artificial intelligence

In un’epoca in cui le imprese sono sempre più chiamate a competere sull’agilità decisionale e sull’efficienza dei processi, il dato è diventato un asset critico. Tuttavia, raccogliere grandi volumi di informazioni non è sufficiente: senza una struttura capace di dare forma, coerenza e valore operativo a questi dati, non è possibile attivare alcuna trasformazione digitale reale, né tantomeno alimentare in modo efficace i modelli di intelligenza artificiale e machine learning.

È in questo contesto che si inserisce Xautomata, piattaforma di nuova generazione che va oltre il concetto di osservabilità, proponendosi come framework operativo per la trasformazione dei dati in processi digitali intelligenti. La sua funzione non è solo quella di monitorare o raccogliere: è quella di governare, contestualizzare e orchestrare. Xautomata è una piattaforma agent-based sviluppata per abilitare l’automazione adattiva dei processi industriali attraverso un modello distribuito, deterministico e completamente orchestrato. In altre parole, Xautomata è il connettore che abilita una gestione efficace e strategica dei dati aziendali, trasformandoli in uno strumento concreto per guidare le decisioni, automatizzare i flussi e aumentare la resilienza dell’organizzazione.

“Il dato, così come l’intelligenza artificiale o l’observability, ha valore solo se è integrato in un processo operativo strutturato”, osserva Andrea Jacassi, Product Manager di Xautomata. “È l’interazione tra questi elementi, all’interno di un flusso coerente e governato, a generare un impatto concreto sul business”.

Un approccio strutturato alla governance del dato

Alla base della proposta Xautomata c’è la consapevolezza che il dato grezzo, da solo, non è utile. È necessario un ecosistema integrato di raccolta, classificazione, validazione e attivazione, che consenta di trasformare le informazioni aziendali in elementi strutturati e azionabili. Xautomata implementa un modello di governance del dato multilivello, articolato in tre layer:

  1. integrazione intelligente: la piattaforma si collega a sistemi eterogenei (infrastrutture IoT, ambienti cloud, database legacy, sistemi di monitoraggio), acquisendo dati anche da ambienti distribuiti e ad alta frammentazione. Grazie a un framework altamente scalabile e cloud-native, basato su Kubernetes, la raccolta è flessibile e continua;
  1. standardizzazione e arricchimento semantico: i dati raccolti vengono trasformati e normalizzati all’interno di un data lake proprietario, dove vengono applicati processi di arricchimento con metadati, etichettatura semantica, formattazione e classificazione. Questo passaggio garantisce l’uniformità e l’interoperabilità dei dati, rendendoli pronti per l’analisi e l’automazione;
  1. validazione della qualità e coerenza operativa: la qualità del dato viene monitorata in tempo reale, anche durante l’utilizzo. Non si tratta solo di verificare che il dato sia corretto al momento dell’ingestione, ma di garantire che sia coerente con il processo operativo in cui è inserito.

“Il nostro obiettivo non è semplicemente raccogliere il dato, ma metterlo nelle condizioni di generare valore all’interno di una pipeline verificata, strutturata e affidabile”, spiega Jacassi. “È fondamentale partire da una base dati solida e controllata: se si alimentano modelli di machine learning con informazioni incoerenti o decontestualizzate, i risultati non saranno attendibili. Con Xautomata gestiamo l’intero ciclo, dalla sorgente al processo operativo digitalizzato, garantendo coerenza, qualità e reattività”.

Dal data lake all’azione intelligente

Il data lake Xautomata non è un archivio statico: è un ambiente dinamico, progettato per abilitare l’interazione tra i dati e i processi. A differenza delle soluzioni tradizionali, che raccolgono dati e li rendono disponibili “a valle”, Xautomata costruisce un flusso attivo, in cui i dati alimentano direttamente modelli predittivi, algoritmi di anomaly detection e sistemi di automazione adattiva.

“Il valore del dato non sta nella sua semplice disponibilità, ma nella sua capacità di attivare una risposta automatica, tempestiva e precisa. Ed è proprio questo che facciamo con Xautomata: portare il dato nel cuore del processo decisionale ed esecutivo”, sottolinea Jacassi.

L’applicazione di modelli di machine learning è quindi perfettamente integrata nella pipeline: i dati standardizzati vengono utilizzati per allenare, aggiornare e applicare modelli predittivi che operano in tempo reale, ad esempio per la manutenzione predittiva, la gestione di eventi anomali, o l’ottimizzazione energetica di una linea produttiva.

Digital twin e automazione orchestrata

Il cuore operativo della piattaforma Xautomata è un motore di automazione proprietario, concepito per replicare digitalmente i flussi operativi reali secondo una logica deterministica. Non si tratta di una semplice simulazione del comportamento di un impianto o di una macchina, ma della trasposizione attiva e completa del processo fisico in ambiente digitale, con orchestrazione integrata e reattiva.

“Nel nostro modello, il digital twin non rappresenta una replica virtuale passiva”, spiega Jacassi, “ma è l’istanza digitale che assume il pieno controllo del processo reale. Questa tecnologia non si limita a simulare scenari, ma integra modelli di intelligenza artificiale con regole codificate, garantendo che ogni evento generi una risposta operativa coerente, tempestiva e verificabile”.

Grazie a questa architettura, è possibile sostituire flussi manuali o analogici con processi automatizzati e scalabili, mantenendo al contempo tracciabilità, controllo e adattabilità, anche in contesti complessi. La piattaforma consente così di gestire processi end-to-end, assicurando una governance operativa continua, in grado di rispondere dinamicamente alle condizioni di esercizio.

Pur offrendo dashboard top-layer configurabili per la supervisione, la filosofia di Xautomata si ispira al paradigma “zero-ops”: l’automazione è progettata per essere autosufficiente, e l’intervento umano viene richiesto solo in presenza di condizioni non digitalizzabili o vincoli esterni.

“L’obiettivo è realizzare un’automazione autonoma e affidabile,” aggiunge Jacassi. “La piattaforma monitora costantemente lo stato dei processi e, qualora si verifichino condizioni che richiedono un’azione esterna, coinvolge direttamente la figura competente, garantendo un’interazione uomo-macchina sempre mirata e funzionale”.

In questa logica, l’utente non è più un operatore di controllo, ma un attore strategico, attivato solo quando il sistema rileva la necessità di un intervento puntuale. “Idealmente, non è l’utente a dover accedere alla dashboard, ma è la piattaforma stessa a identificare l’interlocutore corretto e a integrarlo nel punto esatto del flusso operativo dove serve agire”, precisa Jacassi.

Architettura agent-based: intelligenza distribuita

Uno degli elementi che contraddistingue la piattaforma Xautomata è la sua architettura agent-based, progettata per distribuire l’intelligenza operativa all’interno del sistema. Ogni processo viene scomposto in micro-task autonomi, gestiti da agenti digitali cooperanti, in grado di interagire, generare nuove istanze, adattarsi agli eventi e garantire il rispetto della logica globale del processo.

Questa modellazione distribuita consente di coniugare controllo locale e visione sistemica: ogni agente dispone di una conoscenza puntuale del proprio compito, ma consulta lo stato complessivo del sistema prima di agire, assicurando coerenza nel comportamento complessivo del flusso automatizzato.

“Ogni evento o problema attiva un agente specifico,” spiega Jacassi. “Gli agenti comunicano tra loro, possono istanziare altri agenti in base al contesto e coordinarsi per mantenere l’integrità del processo. In questo modo realizziamo una logica distribuita che, pur frammentando l’esecuzione, preserva la coerenza e l’aderenza alle regole deterministiche”.

Questa architettura garantisce scalabilità virtualmente illimitata, elevata resilienza operativa e una capacità intrinseca di adattarsi a condizioni mutevoli, picchi di carico o eventi inattesi, senza compromettere l’affidabilità complessiva del sistema.

A differenza dei sistemi RPA convenzionali, vincolati a flussi rigidi e spesso dipendenti da logiche centralizzate, l’approccio di Xautomata abilita un elevato grado di self-organization, mantenendo tuttavia la determinazione del flusso e la tracciabilità delle azioni. Questo lo rende particolarmente efficace nella gestione di processi dinamici e complessi, dove la capacità di adattamento e di coordinamento tra agenti rappresenta un vantaggio competitivo sostanziale.

Risultati misurabili e benefici di business

I benefici generati dall’adozione della piattaforma Xautomata sono tangibili, documentabili e replicabili in contesti produttivi e infrastrutturali ad alta complessità. La capacità del sistema di integrare automazione adattiva, governance dei dati e intelligenza distribuita si traduce in un miglioramento misurabile delle performance operative, con impatti diretti su efficienza, qualità e sostenibilità economica.

In ambito manifatturiero, Xautomata ha consentito una riduzione degli scarti e delle rilavorazioni attraverso l’identificazione preventiva dei difetti, attivando in automatico meccanismi correttivi tramite gli agenti digitali. Parallelamente, l’ottimizzazione predittiva della pipeline produttiva ha contribuito al contenimento dei consumi energetici, supportando obiettivi di efficienza e sostenibilità.

Nel settore IT service management, l’adozione della piattaforma ha portato a una riduzione del 70% dei ticket operativi in scenari caratterizzati da elevata frequenza e variabilità. Questo ha liberato i team da attività a basso valore aggiunto, consentendo una riallocazione strategica delle competenze su processi core e iniziative di innovazione.

“Ogni microprocesso automatizzato rappresenta un margine recuperato”, osserva Jacassi. “Ogni evento prevenuto è un costo evitato. Questo impatta direttamente sul budget operativo e sulla competitività dell’impresa, generando un ritorno misurabile già nel breve termine”.

La neutralità di processo della piattaforma — basata su una logica modulare, scalabile e agnostica rispetto al dominio applicativo — consente a Xautomata di adattarsi a diversi settori industriali, pur essendo già consolidata in contesti ad alta intensità dati come la manifattura avanzata e i servizi IT.

Xautomata trasforma l’automazione in leva economica per il business, con un impatto misurabile su efficienza operativa, qualità del servizio e sostenibilità dei processi”, afferma Jacassi.

Neutralità infrastrutturale e apertura alla cyber security

Costruita su Kubernetes, Xautomata è cloud-native ed è progettata per essere infrastrutturalmente indipendente: può essere eseguita su cloud pubblici, come ad esempio Azure, ambienti privati oppure on-premise, in funzione delle esigenze di compliance e sicurezza dell’azienda cliente. L’architettura è progettata per essere agnostica rispetto al settore e adattabile a qualsiasi tipo di processo, a condizione di ricevere il know-how operativo specifico dal cliente.

Anche in ambito cyber security, la piattaforma dimostra potenzialità interessanti. Un caso d’uso già attivo riguarda il controllo della sicurezza fisica e degli aggiornamenti software su centrali distribuite, attraverso una gestione deterministica delle policy.

“Xautomata garantisce la compliance automatica: se una policy è definita, non può essere aggirata. Il sistema è deterministico e agisce in modo affidabile e trasparente”.

Grazie alla collaborazione con Cisco e alla capacità di monitorare ambienti di rete distribuiti, la piattaforma è pronta per essere estesa alla security automation intelligente, offrendo un’alternativa più stabile e robusta rispetto agli RPA e agli agenti AI generativi, ancora troppo instabili per scenari produttivi.

“Vogliamo offrire un compromesso: un sistema più intelligente degli RPA, ma più affidabile rispetto alla generative AI”, spiega Jacassi. “I nostri agenti non producono risposte arbitrarie né si discostano dal flusso previsto. Operano secondo una logica deterministica, garantendo automazione controllata e piena compliance”.

Il dato come infrastruttura strategica

Xautomata non è solo una piattaforma tecnologica: è l’infrastruttura logica che consente di trasformare i dati aziendali in intelligenza operativa applicata. Un sistema modulare, scalabile e predittivo, che aiuta le imprese a costruire processi digitali resilienti, governati dal dato e capaci di generare valore reale.

“La vera intelligenza artificiale comincia con una gestione intelligente del dato. Ed è proprio questo che abilitiamo con Xautomata: la possibilità di governare il presente e anticipare il futuro”, conclude Jacassi.

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