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Open Fiber e Viking, alleanza contro il digital divide in Italia

Grazie all’accordo, l’uso della tecnologia Viking punto-punto per le tratte di collegamento alle centrali ottiche (PCN) installate da Open Fiber sul territorio, consente di avere la certezza dell’attivazione dei circuiti in tempi brevi e definiti per portare la banda ultra larga in fibra a molti comuni

Pubblicato il 25 Feb 2021

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È stato siglato un accorto tra Viking Italy, azienda TLC attiva nella fornitura business e wholesale di ponti radio dedicati e Open Fiber, società di telecomunicazioni che sta costruendo un’infrastruttura FTTH (Fiber To The Home) su tutto il territorio nazionale.

Obiettivo della partnership è rendere erogabili i servizi ultrabroadband in quelle zone dove non era possibile avere un backhauling in tempi rapidi. L’uso della tecnologia Viking punto-punto per le tratte di collegamento alle centrali ottiche (PCN) installate da Open Fiber sul territorio, consente di avere la certezza dell’attivazione dei circuiti in tempi brevi e definiti per portare la banda ultra larga in fibra a molti comuni della penisola.

Oggi sono ben 14 i comuni connessi in soli 90 giorni, e con esiti notevoli e di grande rilevanza, sia economica che sociale. Da Andorno Micca nel biellese fino alla provincia di Benevento, Viking realizza connessioni Carrier Grade per garantire la connettività nei comuni in digital divide interessati dal piano #BUL di Open Fiber. Connettività che in questo particolare periodo significa possibilità di lavorare in smart working e partecipare alle lezioni in didattica a distanza.

Paolo Fiore, Head of Wholesale di Viking Italy, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di aver messo a disposizione le nostre soluzioni di connettività dedicata, per questo ambizioso e importante progetto di livello nazionale. Soprattutto in un momento delicato come quello attuale, in cui ogni Megabit di banda messo a disposizione è ancora più fondamentale, sia per i privati che per le aziende. Oggi siamo fieri di questa collaborazione che ha permesso a migliaia di lavoratori, costretti a casa in smart working, e ai nostri ragazzi in DaD, di poter lavorare e frequentare le lezioni in modo produttivo.”

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