Architetture edge computing, il ruolo di EcoStruxure IT di Schneider Electric

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Architetture edge computing, il ruolo di EcoStruxure IT di Schneider Electric

Per poter ottimizzare il valore dei dati e promuovere sempre nuove applicazioni è fondamentale poter contare su architetture IT affidabili e veloci, l’edge computing permette tutto questo, ma si deve poter contare su ambienti IT sicuri e performanti

Pubblicato il 23 Apr 2019

di Cristina Mazzani

IoT, big data, intelligenza artificiale sono i 3 principali fattori su cui si basa la crescita del mercato Ict, ma allo stesso tempo, rappresentano le più grandi sfide per i data center attuali cui viene richiesto di gestire tutti i dati sui quali si basano queste tecnologie e di farlo in modo sempre più veloce ed efficiente. La risposta di Schneider Electric, come vedremo, è la costruzione di infrastrutture IT che conservino il concetto di data center centralizzato, ma gli affianchino macchine sul territorio. In tal senso, EcoStruxure IT è l’architettura basata sul cloud che aiuta a gestire ambienti IT diffusi.

Come cambiano le infrastrutture IT

“Il futuro è elettrico – è la convinzione di Carlos Loscalzo, Secure Power Vice President, incontrato nella sede di Stezzano (Bergamo) – perché cresce l’utilità dei data center e, di pari passo, l’utilizzo di energia. Gli analisti stimano che entro il 2030 il fabbisogno di energia si triplicherà. Il 5G contribuirà a rendere ancora più digitale il nostro domani in quanto supporterà sempre maggiori applicazioni in ambito smart mobility, connected house, e-health, wearable, solo per fare qualche esempio. Per sostenere tutto questo e molto altro è necessario ottimizzare la gestione dei dati che sono generati da dispositivi e sensori, che devono essere poi selezionati, analizzati in modo rapido ed efficace al fine di offrire valore. L’obiettivo della divisione Secure Power di Schneider Electric di cui mi occupo è proprio quello di garantire la costruzione di una infrastruttura IT che assicuri lo svolgimento di queste operazioni in modo rapido ed efficace”.

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EcoStruxure IT è la soluzione Schneider Electric progettata per fornire insight proattivi sulle risorse critiche degli ambienti IT e che si pone l’obiettivo di ottimizzare le loro prestazioni e di minimizzare i rischi.

“Tipicamente – ha continuato Maurizio Semeraro, business development manager di Schneider Electric – l’elaborazione dati e lo storage sono compito dei data center centrali che assicurano ridondanza, sicurezza, monitoraggio delle performance, presenza di personale specializzato e così via. Quando, per motivi di maggiore efficienza e per aumentare la velocità di risposta dei sistemi, i server si avvicinano ai luoghi dove i dati vengono generati (regional edge computing) oppure addirittura entrano in fabbrica, nei negozi eccetera, ossia dove i dati vengono utilizzati (local edge computing), non si ha più la sicurezza che gli ambienti vantino le condizioni ideali per il loro funzionamento. Pensiamo agli ambienti industriali dove temperatura, umidità, pulizia e regolazione degli accessi non sono controllati: in tali situazioni è complicato dare continuità di servizio”.

Il ruolo di EcoStruxure IT per l’edge computing

Per implementare e supportare l’edge computing è necessario poter contare su infrastrutture semplici (pre configurate, pre assemblate, scalabili) che assicurino protezione fisica degli accessi, di sorveglianza e di monitoraggio ambientale avanzato che le renda utilizzabili in ambienti IT classici e non. Per rispondere a questa esigenza, Schneider Electric propone EcoStruxure IT, la piattaforma digitale progettata per ottimizzare l’infrastruttura critica dall’UPS al data center più complesso, passando per ambienti distribuiti. Essa si integra con l’hardware o il software già esistente e permette al CIO, su una app mobile, di ricevere dati sullo stato di funzionamento e allarmi in tempo reale, inoltre, l’analisi avanzata dei dati così raccolti consente di individuare, prevenire e correggere i problemi prima che si verifichino incidenti.

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Cristina Mazzani

Giornalista da diversi anni, si è sempre occupata di tematiche tecnologiche, scrivendo per riviste dedicate al mondo B2B e al canale di distribuzione Ict. In alcuni periodi ha affiancato a questa attività collaborazioni per quotidiani e testate attivi in altri settori. Dal 2013 lavora con ZeroUno e svolge collaborazioni sui progetti di comunicazione del Gruppo Digital360.

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