NessPro: capire le esigenze, scovare le tecnologie, essere flessibili

Dopo una decisa riorganizzazione interna che ha ridefinito anche gli skill, NessPro si prepara a un nuovo modello di go-to-market per offrire sempre più servizi. Scouting tecnologico e alleanze con partner strategici e di canale delineano i primi passi del cambio di rotta

Pubblicato il 14 Dic 2010

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“Dopo un 2009 difficile, un 2010 di transizione dove il focus è stato sulla revisione organizzativa dell’azienda, il 2011 sarà l’anno dell’execution”. Così Giuseppe Verrini, amministratore delegato di NessPro, riassume a ZeroUno le mosse della società (sede italiana dell’israeliana Ness Technology) che opera nel mercato enterprise e che oggi ha come obiettivo di portare, entro un paio d’anni, a due digit la crescita del proprio fatturato. Obiettivo ambizioso che però passa attraverso un cambio organizzativo interno e il disegno di un nuovo modello di go-to-market (oggi la società ha un modello pressoché diretto; 14 persone seguono i primi 350 clienti).
“Il 2010 per noi è stato un anno di grandi cambiamenti – spiega Verrini, una vita nell’informatica professionale, spesso alla guida di aziende di primo piano quali Arthur Young Management Consulting, Lotus, Symantec, Veritas, Adobe -. Abbiamo iniziato una riorganizzazione che ci sta lentamente traghettando da società di stampo ingegneristico a una società più integrata, con alleanze strategiche e apertura al mercato. Ci vuole tempo per disegnare e rendere riconoscibile all’esterno un nuovo modello di go-to-market, ma quest’anno abbiamo stabilito i pilastri su cui costruire la nostra nuova storia: vogliamo passare da distributori/integratori di tecnologia a fornitori di servizi tecnologici, mantenendo la flessibilità di una struttura snella di medie dimensioni”.
“Non intendiamo abbandonare l’offerta tradizionale – continua Verrini – ma abbiamo bisogno di innovare per essere competitivi in un mercato complesso”.
I pilastri su cui si basa la rifocalizzazione aziendale sono: scouting tecnologico, alla ricerca di nuove soluzioni (soprattutto in ambito web 2.0 e social networking); nascita della nuova area di “strategic alliance” (Paolo Sferlazza è il new business director recentemente nominato, con la responsabilità delle attività di new sales, pre sales, alliances & channel), per aprire nuovi canali collaborativi con Var e system integrator e avvicinarsi così alla media impresa (finora NessPro si è affacciata solo alle aziende di fascia alta); scouting di realtà italiane (soprattutto presso start up o incubatori universitari) per rilevare quelle con tecnologie innovative e interessanti per il mercato italiano.
L’area tecnologica di riferimento rimarrà la Governance Infrastructure (con apertura però al governo del Web come parte del sistema aziendale) con soluzioni che vanno dal system management al controllo delle performance, inclusi ambiti come quello del printing management e della workplace optimization. “L’obiettivo è allargare il portafoglio di soluzioni offerte concentrandoci tuttavia su quelle tecnologie che consentono di ottimizzare e fare efficienza sui sistemi It, risparmiare costi ed essere più “green” – osserva Verrini -. Contemporaneamente, vogliamo monitorare il mercato e scovare realtà e tecnologie nell’ambito dei new media e social networking applicati al business”.
Come system integrator, già oggi NessPro propone diversi professional services, ma con la nuova struttura si cercherà di svilupparne e consolidarne di ulteriori. “La nuova funzione di strategic alliance ha come compito quello di sviluppare nuovi canali attraverso i quali offrire i professional services, oltre a trovare sbocchi per la rivendita attraverso partner e distributori con i quali creare occasioni di business condiviso. L’intento è riuscire a consolidare ed espandere la nostra presenza, mantenendo però la flessibilità che da sempre ha contraddistinto la società e che ci ha permesso di sederci al tavolo con i clienti per capire e condividere esigenze ed obiettivi”, rassicura Verrini che sarà impegnato, dal prossimo anno, anche con l’apertura della filiale turca.

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