MILANO – Sono stati Cesare Valenti, vice president esecutivo marketing strategico del gruppo Itway, e Michele Papa (nella foto a destra), da poco nominato country manager per l’Italia, a presentare i risultati di una recente indagine promossa dalla nuova business unit aziendale chiamata Itway Channel & Market Research. L’indagine, condotta via web tra settembre e novembre 2009 su un campione di circa 5000 società fra rivenditori e system integrator, fotografa le competenze sviluppate dal canale nel settore della sicurezza It, l’opinione dei player di canale sui principali vendor, gli ambiti della security più importanti per i clienti nonché i principali settori dove sono stati avviati progetti di sicurezza.
La ricerca mostra come la maggior parte degli intervistati abbia sviluppato competenze nel settore della web security (64,2%), seguito subito da security management (58,9%), endpoint security (52,6%), intrusion prevention (50,5%), messaging security (48,4%) e sicurezza perimetrale (47,4%). Altre aree riguardano la sicurezza applicativa (37,9%), dei data center (36,8%), compliance e normative (33,7%), analisi forense e log management (29,5%), data loss prevention (29,5%), servizi host (28,4%) e sicurezza fisica (17,9%).
“Uno degli obiettivi primari della ricerca – precisa Papa – era verificare quali ambiti della sicurezza It rappresentassero per i rivenditori i principali driver di crescita, identificandoli tra SaaS, cloud computing, virtualizzazione, integrazione di sicurezza fisica e logica, sicurezza applicativa”. La virtualizzazione ha raccolto il maggior numero di consensi tra gli operatori del canale, con il 55,8% degli intervistati che crede fermamente nello sviluppo delle tecnologie di sicurezza in ambito virtuale e ritiene che la virtualizzazione rivestirà grande importanza per i propri clienti in futuro. Il Saas, qui inteso come Security as a Service, e la sicurezza applicativa, si collocano al secondo posto con il 36,4% delle aziende che li considera molto importanti per i propri clienti (al terzo posto c’è l’integrazione della sicurezza fisica e logica con il 31,8%).
Ancora poca fiducia, però, da parte del canale proprio in ambito cloud, non tanto perché non venga riconosciuto come trend tecnologico (l’11,9% degli operatori del canale ritiene il cloud computing un importante driver di crescita nel prossimo futuro, mentre il 42,9% attribuisce a quest’ambito un’importanza media), quanto piuttosto perché è sul versante sicurezza che questo ambiente presenta le maggiori criticità.
“L’analisi condotta da Itway delinea un mercato della sicurezza informatica in Italia dinamico e vitale, il cui panorama è caratterizzato da un’elevata parcellizzazione dei progetti e da un’offerta tecnologica varia e alimentata da numerosi vendor, alcuni dei quali in una posizione particolarmente forte sul mercato”, sostiene Papa. L’importo medio della stragrande maggioranza dei progetti di sicurezza in Italia (77,1%) si colloca al di sotto dei 50.000 euro complessivi, con una rilevante percentuale sul totale (35,7%) inferiore ai 10.000 euro. Solo il 12,9% dei progetti supera in media i 100.000 euro. “Non poteva mancare il punto di vista degli operatori del canale sui principali vendor It in ambito sicurezza – conclude Papa -. E i risultati mostrano Cisco come vendor meglio posizionato nel mercato grazie a strategie aziendali e di prodotto (secondo il 33,3% degli interpellati), seguita da Symantec (21%) e da CheckPoint (19,8%)”.
Sicurezza It: da Itway una radiografia del canale
Si chiama “Itway Channel & Market Security Research” ed è uno studio realizzato con l’obiettivo di valutare lo stato dell’arte del mercato della sicurezza It in Italia dal punto di vista del canale nonché identificare i principali trend di sviluppo in ambito security. Nella foto Cesare Valenti, vice president esecutivo marketing strategico Gruppo Itway
Pubblicato il 19 Mar 2010
di Nicoletta Boldrini
Nicoletta Boldrini
giornalista
Segue da molti anni le novità e gli impatti dell'Information Technology e, più recentemente, delle tecnologie esponenziali sulle aziende e sul loro modo di "fare business", nonché sulle persone e la società. Il suo motto: sempre in marcia a caccia di innovazione #Hunting4Innovation