Seeweb Point of View

Public cloud: scalabilità dei server virtuali secondo Seeweb

I siti e le applicazioni devono funzionare senza interruzioni e in modo performante anche quando si verificano guasti su un server o si devono aggiungere nuove risorse. I Cloud Server di Seeweb sono progettati per garantire sempre il migliore livello di servizio anche su un’infrastruttura public cloud

Pubblicato il 13 Gen 2020

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Fra le sue numerose tipologie di offerta a livello di infrastrutture in outsourcing, Seeweb prevede cloud server che garantiscono l’utilizzo di tecnologie di classe enterprise, alta affidabilità e massima scalabilità orizzontale e verticale senza interruzioni. “Parliamo di server virtuali dedicati anche se, trattandosi di un’offerta public cloud, le infrastrutture utilizzate non sono destinate a far girare solo le istanze di un singolo cliente”, afferma Matteo Minotti, Cloud System Engineer di Seeweb. Si tratta, in altre parole, di infrastrutture multi-tenant, anche se è garantito il massimo livello di isolamento fra i dati, gli applicativi e le reti virtuali di ogni cliente. “Per fare un esempio, le LAN virtuali che l’utente disegna fra i router di Seeweb, che interfacciano i nostri data center con gli operatori di telecomunicazioni, e i suoi server virtuali, o fra questi stessi, impediscono che qualcuno effettui attività di sniffing [intercettazione di traffici di dati, ndr]”.

foto Matteo Minotti Seeweb
Matteo Minotti, Cloud System Engineer di Seeweb

Per tornare al modello public cloud, i clienti dell’offerta Cloud Server di Seeweb possono creare le proprie infrastrutture virtuali dedicate grazie all’esistenza di uno strato software che astrae tutto l’hardware fisico sottostante: processori di classe Intel Xeon da almeno 2 GHz, memorie RAM, spazi disco, apparati di rete. Se fin qui sembra che l’architettura messa a disposizione sia simile a quella di tutti i public cloud, ecco in che cosa consistono invece i punti di differenziazione e forza dei Cloud Server di Seeweb.

Un’infrastruttura a prova di overbooking

“Partiamo dalla ridondanza a livello server” spiega Minotti. “Trattandosi di istanze server virtuali, nel caso che un sistema fisico nella nostra infrastruttura dovesse avere un problema il server virtuale viene immediatamente spostato su un altro host fisico disponibile. La nostra offerta garantisce a ogni cliente una ridondanza di un server dotato di tutte le risorse necessarie per rendere il suo ambiente virtuale, non solo ad alta affidabilità (high availability), ma anche estremamente scalabile in orizzontale (scale out) e in verticale (scale up)”.

A aumentare i livelli di alta affidabilità, oltre alla ridondanza N+1 degli host (che significa innanzitutto CPU e RAM), è “la nostra scelta – spiega Cloud System Engineer di Seeweb – di memorizzare i dati dei clienti non su drive SSD (Solid State Disk) all’interno di ciascun server fisico, ma su una SAN (Storage Area Network), costituita da pool di sistemi storage con blade (lame) ad alta affidabilità. Nel caso che un host dovesse subentrare ad uno guasto, quindi, accederebbe immediatamente ai dati salvati del cliente”.

Anche il fatto di utilizzare una SAN con lame di classe enterprise, interconnesse ad alta velocità e sempre ridondanti (“Con noi non c’è il rischio di trovarsi di fronte a overbooking delle risorse”, dichiara Minotti) rende l’ambiente Cloud Server Seeweb sia ad alta affidabilità, sia particolarmente elastico.

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