Tech InDepth

VMware porta il multicloud nelle aziende e nei service provider

Da costruire ponti fra i diversi silos delle tradizionali infrastrutture It – con la virtualizzazione – a fare “bridging” fra aziende, cloud e fra i cloud stessi. È la nuova missione di VMware in uno scenario It in cui imprese e provider adottano a ritmo serrato il paradigma multicloud

Pubblicato il 11 Ott 2018

Concetto di Multicloud mission-critical: eseguire applicazioni e servizi ovunque in modo sicuro

Fra le innovazioni che consentono alle aziende di attuare in modo più veloce ed efficiente la digital transformation spicca in questo momento sicuramente il multicloud.

Le imprese non si accontentano più di virtualizzare i propri data center (con incrementi dei ritorni sugli investimenti in hardware e aumenti di produttività), e neppure si limitano a integrare nelle loro architetture un unico cloud pubblico: “Il ricorso al multicloud è in fortissima crescita – ricorda Raffaele Gigantino, nuovo country manager di VMware (arrivato da Microsoft, dove era Director Solution Sales per Data e Artificial Intelligence – Cloud & Enterprise per l’area Western Europe) , e sono molto felice, con le nuove soluzioni che VMware ha lanciato per il multicloud a “VMworld 2018” e con la squadra estremamente motivata che ho trovato in Italia, di poter aiutare i nostri clienti e i nostri partner in Italia a cogliere tutte le opportunità offerte da questo modello”.

Raffaele Gigantino, country manager di VMware

Molte le novità introdotte infatti di recente dal vendor di Palo Alto per abilitare il multicloud (così come, peraltro, va detto a proposito di IoT & Edge Computing e Digital Workspace) curando tutti i possibili aspetti: dal supporto alle attività di sviluppo e delivery ispirate alla metodologia DevOps alla sicurezza, passando per il monitoring e le advanced analytics.

Iniziamo dai servizi cloud (Cloud Services) rivolti alle aziende. L’offerta di soluzioni per le operations cloud basate su software SaaS di VMware si è arricchita di nuovi servizi di automazione cloud (VMware Cloud Assembly, VMware Service Broker e VMware Code Stream), un nuovo servizio di sicurezza e conformità della configurazione cloud (VMware Secure State), e miglioramenti significativi alla preesistente piattaforma di monitoraggio e analitica del cloud Wavefront.

Notevole anche lo sforzo compiuto nella modernizzazione della piattaforma VMware utilizzata dai partner (VMware Cloud), con l’obiettivo di aiutare tutti i provider a diventare, per usare le parole di analista di 451 Research, citato da VMware, “Il collegamento più importante tra le aziende e i fornitori di infrastrutture cloud desiderati”.

Debutta Cloud Provider Hub, un portale centralizzato per l’acquisto, la fornitura e la gestione di infrastruttura e operations per il multicloud. Cloud Provider Hub offrirà due serie di funzionalità chiave: la gestione del ciclo di vita dei clienti end-to-end (dall’accesso alla fatturazione, all’assistenza) per le offerte VMware XaaS (tutto ciò che è erogato dai partner as-a-service) e l’espansione del portafoglio di servizi gestiti. VMware offrirà VMware Cloud on AWS e i VMware Cloud Services attraverso il Cloud Provider Hub.

Un’altra novità per i partner è VMware Cloud Provider Pod, una soluzione che permette di creare in poco tempo un data center multi-tenant software defined e basato sul design cloud di un partner. VMware Cloud Provider Pod accelera il time-to-value, automatizzando la progettazione e l’implementazione di uno stack VMware pienamente testato e validato, inclusi VMware vSphere, vSAN, NSX e vCloud Director. Una soluzione che può facilitare la nascita di nuovi cloud provider pronti a competere nell’arena multicloud.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4