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Tutti i dati del Global cloud data center di Aruba

Sarà inaugurato a ottobre, ma è già in parte operativo, il nuovo data center della società aretina costruito alle porte di Milano, a Ponte San Pietro vicino Bergamo, e progettato per rispondere a esigenze anche di espansione futura. Elevate capacità ed efficienza energetica sono le caratteristiche principali della struttura

Pubblicato il 06 Giu 2017

200mila metri quadrati a soli 30 km da Milano, è l’area occupata dal Global Cloud Data Center di Aruba che sarà pienamente operativo da ottobre. Secondo quanto annunciato nei mesi scorsi, la società fornitore di servizi data center e cloud , oltre che di web hosting, e-mail, Pec e registrazione domini, rinnova così la propria strategia di consolidamento in Italia e non solo.

Aruba, comunicando che il primo data center dell’area è già attivo e oltre 4 MW di potenza  (dei 90 MW previsti nel complesso) sono già stati venduti e completamente funzionanti, ha annunciato che è già possibile prenotare gli spazi nel campus tecnologico costruito a Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo.

Global Cloud Data Center è stato progettato per essere in grado di coprire ogni esigenza anche in termini d’espansione futura, data la vastità dell’area: dal singolo server dedicato a soluzioni infrastrutturali complesse sia fisiche sia cloud, passando per la progettazione di cage, sale dati e interi data center dedicati, soluzioni di disaster recovery e business continuity, fino ad arrivare al completo outsourcing dell’infrastruttura, oltre a tutte le facility disponibili a completamento dell’offerta, come per esempio connettività multicarrier, routing, fornitura hardware o ancora, spazi polifunzionali destinati a soddisfare le più svariate necessità logistiche, potendo disporre per esempio, di uffici temporanei, magazzini, sale e postazioni a uso dei clienti (siano essere aziende italiane e internazionali ma anche Pubblica Amministrazione, operatori IT e Pmi, Enti locali, system integrator e Telco).

Global Cloud Data Center è collegato con i principali carrier nazionali e internazionali e dispone di un’infrastruttura dark fiber proprietaria che prevede un doppio percorso verso il Caldera Business Park di Milano, con capacità di trasporto pressoché illimitata.

Importante aspetto distintivo del campus è legato alle sue caratteristiche uniche che consentono di massimizzare l’efficienza energetica. Aruba, già oggi, utilizza per i suoi data center solo energia al 100% prodotta da fonti rinnovabili, la cui provenienza è certificata. Nella nuova area, l’approvvigionamento energetico sarà garantito da connessioni multiple all’utility esterna, una centrale idroelettrica e un impianto fotovoltaico, entrambi di proprietà. Inoltre, un sistema di raffreddamento geotermico ad altissima efficienza consente di ottenere la massima resa con un impiego di potenza energetica molto ridotto. Inoltre, tutti gli impianti sono stati progettati e costruiti per soddisfare ed eccedere i massimi livelli di resilienza previsti dal livello Rating 4 (former Tier 4) di ANSI/TIA 942-A.

A ulteriore garanzia dell’affidabilità del data center e dell’intero campus, contribuisce il fatto che l’area non sia stata storicamente interessata da eventi naturali come terremoti ed esondazioni.

Infine, lo spazio è facilmente raggiungibile, essendo localizzata a poca distanza da tre aeroporti internazionali (Orio al Serio, Linate e Malpensa), e si trova in prossimità della rete ferroviaria ad alta velocità e di quella autostradale.

“Creando il nostro terzo data center in Italia – ha dichiarato Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba – abbiamo risposto sia all’esigenza dei nostri clienti enterprise, che ci chiedevano una struttura nel Nord Italia che fosse grande tanto da dare spazio alla loro crescita futura, sia alla nostra esigenza di crescita in ambito cloud che ha assunto dimensioni molto importanti. Abbiamo concepito Global Cloud Data Center con l’obiettivo di non avere limiti di spazio e di risorse e abbiamo voluto realizzarlo completamente ecosostenibile, pensando all’ambiente ma anche alla convenienza di limitare i consumi, elevando gli standard di affidabilità e sicurezza in modo da eccedere i massimi livelli di certificazione in ambito data center .”

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