Caso Utente

Sanità 2.0: il caso virtuoso dell’Asl2 Savonese

Alcatel-Lucent Enterprise e Nextiraone hanno collaborato per la realizzazione di una rete Ip di nuova generazione presso l’Asl2 Savonese, realtà dalla forte volontà innovatrice. Il progetto, classicamente denominato “Cartella clinica elettronica”, ha già portato un risparmio di 800 mila euro. Un caso virtuoso come tanti altri che si inseriscono, purtroppo, nella difficile situazione della Sanità italiana.

Pubblicato il 24 Gen 2014

La presentazione di un progetto realizzato da Alcatel-Lucent Enterprise in collaborazione con Nextiraone per la realizzazione di una rete di nuova generazione presso l’Asl2 Savonese, si è aperta con il commento dei risultati poco confortanti della ricerca svolta dall’Osservatorio Ict in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano che rileva come i tagli al finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale – un ammontare di 2,4 miliardi di euro nel 2013 – e i mancati investimenti in Ict stiano fortemente danneggiando il nostro sistema medico-ospedaliero. Segnala questa difficoltà anche l’Euro Health Consumer Index 2012 per cui la sanità italiana, tra i 34 paesi censiti, è scivolata per qualità in soli tre anni dal 15° al 21° posto. “Un fenomeno grave – ha commentato Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio citato – associabile alla nostra mancanza di innovazione digitale, l’unica che possa farci uscire da questo circolo vizioso perché la sola a garantire un aumento di qualità e al contempo una maggiore sostenibilità dei costi”.

Ermanno Sacchi, Cio dell’Asl2 Savonese

Questo lo scenario che conferisce un particolare valore al caso dell’Asl2 Savonese – 4 sedi ospedaliere di pertinenza – la quale ha avviato un processo di forte modernizzazione che va sotto il nome di “Cartella clinica elettronica”, grazie a cui oggi ogni paziente possiede una scheda elettronica personale con informazioni riguardanti storia medica, referti e altri dati legati al suo stato di salute, consultabili anche in mobilità, con enormi vantaggi sul piano della qualità del lavoro dei medici. Il breafing è stato l’occasione per spiegare come Nextiraone, System Integrator, e Alcatel-Lucent Enterprise, fornitore di soluzioni di comunicazione aziendale, abbiano collaborato per creare una rete infrastrutturale wan e lan che offrisse le alte prestazioni richieste dall’Asl: a livello di performance si voleva che il network supportasse un importante numero di connessioni – anche nell’ottica di permettere l’accesso a pazienti o visitatori – e che fosse in grado di trasmettere velocemente file pesanti come le immagini diagnostiche; sul piano della fruibilità invece, il sistema doveva garantire buone prestazioni in mobilità permettendo la consultazione dei documenti – a proposito di Byod –  anche con device personali. Per rispondere a queste esigenze, la soluzione ha previsto l’implementazione di Application Fluent Network di Alcatel-Lucent Enterprise, rete Ip semplificata e ottimizzata con le adeguate caratteristiche di elasticità, virtualizzazione e sicurezza (resiliente, a bassa latenza, è dotata di sicurezza integrata; ottimizza le operazioni attraverso un provisioning automatico ed è capace di adattarsi dinamicamente a utenti, applicazioni, dispositivi utilizzati e location grazie all’intelligenza dello Switch OmniSwitch caratterizzato tra le altre cose da una tecnologia di accodamento virtuale che permette un controllo estremamente preciso delle priorità assegnate alle applicazioni presenti nella rete). Nell’ambito del progetto di modernizzazione, a questa è stato abbinato un aggiornamento dell’infrastruttura di comunicazione: il centralino telefonico dell’Asl è stato trasformato in un server di comunicazione aperto a nuovi standard quali il protocollo Sip che consente efficienza nella comunicazione multimediale e nell’interlavoro con applicazioni di nuova generazione. Ma per la realizzazione di un progetto di tale portata, ha ricordato Ermanno Sacchi, Cio dell’Asl2 Savonese, una condizione è stata fondamentale: a questa Asl è toccata la fortuna d’avere una continuità gestionale d’eccezione. Solo la permanenza per più anni di uno stesso direttore generale (oltretutto a sua volta ex Cio di un’Asl)  ha permesso di fare progetti a lungo termine; un dato da ricordare, se si vogliono capire le ragioni che frenano una modernizzazione in grado di portare benefici significativi e tangibili, come dimostra il caso descritto: sul piano economico, infatto, grazie al progetto “Cartella clinica elettronica” è già stato calcolato un risparmio per la struttura sanitaria di circa 800 mila euro.

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