Razionalizzare e standardizzare l’It per sostenere lo sviluppo

L’internazionalizzazione presuppone la razionalizzazione dei processi orizzontali e delle piattaforme It abilitanti: solo così è possibile l’integrazione di società e business unit diverse, operanti in mercati diversificati secondo le peculiarità locali. L’esperienza del Gruppo Rina, che con Avanade ha avviato un progetto per uniformare le piattaforme Erp e Crm in oltre 50 Paesi nel mondo.

Pubblicato il 28 Mag 2015

Quando l’obiettivo è l’internazionalizzazione, prioritario diventa razionalizzare e standardizzare i processi core: per affrontare nuovi mercati, con lingue, regolamentazioni e caratteristiche differenti, bisogna innanzitutto mettere a fattore comune il modus operandi e la cultura aziendale, cosicché ogni country o business unit potrà sviluppare le attività specifiche a partire da una base di riferimento univoca. Una regola fondamentale che vale per i processi e che inevitabilmente si estende all’It abilitante: ogni operazione di merge&acquisition significa ereditare sistemi diversi e ogni espansione in un paese straniero comporta l’adeguamento delle applicazioni secondo le peculiarità locali.
Esemplificativa è a questo proposito l’esperienza di Rina, multinazionale italiana (163 uffici in 60 Paesi, per un totale di 2.700 risorse e un fatturato 2014 di 330 milioni di euro; una storia che risale al 1861 come Registro Italiano Navale) che fornisce servizi di classificazione, certificazione, collaudo, ispezione, formazione e consulenza in diversi settori (navale, energy, assicurazioni, trasporti e infrastrutture ecc.) attraverso una rete di società specializzate.

Ugo Salerno, Presidente e Amministratore Delegato di Rina SpA

I servizi sono organizzati e gestiti in due rami, separati e indipendenti, ai quali afferiscono specifiche società: TIC-Services (Testing, Inspection, Certification) ossia classificazione navale, certificazione, collaudo e ispezione, servizi affidati a Rina Services S.p.A. e alle sue società controllate; E-Services (Engineering) che riguardano consulting engineering, progettazione, operability assurance, e project management, affidati a D’Appolonia S.p.A. e alle sue società controllate.
In un’ottica di crescita internazionale, il Gruppo ha recentemente avviato un progetto di aggiornamento e potenziamento dei sistemi informativi, che interesserà gradualmente tutte le aziende controllate a livello worldwide, con una focalizzazione sulle piattaforme deputate alle attività di back office amministrativo-finanziario e ai servizi commerciali.
“Abbiamo un piano di sviluppo molto ambizioso – spiega Ugo Salerno, Presidente e Amministratore Delegato di Rina SpA -, che si basa sia sull’aumento della copertura internazionale sia sull’estensione del portafoglio dei servizi. Stiamo puntando all’acquisizione di nuove realtà nei settori delle ispezioni per l’industria oil&gas, dei servizi di ingegneria e della certificazione, guardando non soltanto in Italia, ma anche nel resto del mondo. Desideriamo, dunque, che in un momento di forte espansione ogni funzione aziendale abbia a disposizione strumenti volti ad aumentare l’efficienza e la flessibilità, contribuendo così allo sviluppo di tutto il Gruppo”.
Ad accompagnare la multinazionale nell’evoluzione dei sistemi It a supporto del business è Avanade, fornitore di soluzioni tecnologiche e servizi gestiti, joint venture tra Accenture e Microsoft con 25.000 consulenti e 70 filiali in oltre 22 Paesi.

Anna Di Silverio, Amministratore Delegato di Avanade Italy

“Si tratta di un progetto importante e di ampio respiro [la durata è 30 mesi, ndr] – racconta Anna Di Silverio, Amministratore Delegato di Avanade Italy -, che prevede la realizzazione e l’integrazione all’interno dei sistemi informativi del cliente di una soluzione applicativa basata su Dynamics Ax 2012 e Dynamics Crm 2013. Come Avanade, siamo responsabili del progetto in modalità end-to-end, offrendo competenze sia funzionali, di analisi e di progettazione, sia di carattere tecnico e implementativo”.
“Negli ultimi anni – spiega Andrea Favati, Direttore It di Rina – la nostra realtà è cresciuta molto e in fretta: si sono aggiunte nuove società e business unit che hanno introdotto ulteriori servizi e modalità operative. Ne consegue un ambiente It composito, dove soluzioni diverse rispecchiano metodi differenti nella gestione di uno stesso processo. L’esigenza del Gruppo di proseguire l’evoluzione internazionale, con una crescita sia organica sia per acquisizioni, presuppone necessariamente di condividere l’approccio ai processi orizzontali, creando una cultura omogenea e un glossario comune”.
Il progetto di ridisegno It è iniziato con una fase di business process engineering a monte, ovvero con la mappatura e revisione di tutte le attività coinvolte nelle diverse realtà del Gruppo, per identificare delle “golden rules” di riferimento. Da qui la definizione dei criteri per la software e partner selection.
“Per la scelta della soluzione – precisa Favati – abbiamo privilegiato Erp internazionali, in grado di assicurare la copertura e l’evoluzione dei processi orizzontali per tutte le realtà geograficamente distribuite del Gruppo. Il system integrator è stato misurato per la connotazione internazionale e la capacità di fornire supporto a 360 gradi in ogni fase del progetto, fino al deployment a livello locale. Avanade possiede i requisiti citati, oltre a una profonda expertise sulle soluzioni Microsoft e sugli aspetti di change management; inoltre, ci permette di dare continuità alle attività di business process engineering avviate con Accenture”.
“Dispieghiamo un team (cinquanta persone circa) con elevata seniority sulle applicazioni e sui processi – sottolinea Massimo Raggi, Sr Director Erp di Avanade Italia -, mettendo a disposizione le competenze maturate a livello globale in ambito professional services. Da inizio progetto, sono state coinvolte figure esperte del settore e specialisti del change management per assicurare un cambiamento progressivo, finalizzato a sposare un nuovo modello non solo applicativo, ma anche operativo-gestionale. In ambito formazione, il cliente ha messo in campo process owner e key-user [30 in tutto, provenienti da unità organizzative e aziende diverse, ndr] che stanno gestendo tavoli di analisi del modello a tendere con i nostri consulenti”.

Andrea Favati, Direttore It di Rina

Il progetto che Rina sta realizzando con Avanade si trova allo stadio iniziale di attuazione (il kick off risale allo scorso settembre) e in quasi tre anni arriverà a coinvolgere 4.500 utenti; il personale It di Rina (una ventina di risorse in tutto) sarà coinvolto nella realizzazione dell’intero piano, a fasi alterne.
Il master plan prevede, tra i principali obiettivi, il raggiungimento del blueprint della soluzione nella prima parte del 2015, con ulteriori rilasci in fasi successive (fine 2015, estate e fine 2016). L’operazione, promossa dalla stessa dirigenza aziendale e appoggiata da un forte commitment (come evidenzia Favati), andrà a impattare tutti i processi core dell’azienda (dal ciclo attivo e passivo alla gestione delle risorse umane), mentre rimarranno esclusi i processi verticali delle singole business unit e società del Gruppo.
“Il blueprint – specifica Favati – contiene il dettaglio dell’architettura di sistema, fondamentale perché la piattaforma Microsoft andrà a sostituire totalmente l’attuale sistema orizzontale di Rina e si dovrà integrare con tutte le soluzioni che supportano i processi verticali”.
“Per noi – conclude Di Silverio – si tratta di una sfida importante, che richiede una relazione continua ed esaustiva con il cliente, data la vastità dei processi toccati e il numero delle ragioni sociali coinvolte. Pensiamo di avere il profilo corretto come partner in questa iniziativa, perché in quanto azienda globale siamo abituati a gestire progetti complessi e di respiro internazionale”.

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