Huawei, soluzioni infrastrutturali end to end

L’azienda ha un portafoglio d’offerta che va dai data center ai terminali. In Italia, come nel resto del mondo, vuole affermarsi come fornitore di soluzioni infrastrutturali end to end. Ecco un’analisi dei punti di forza di questa strategia.

Pubblicato il 15 Gen 2015

MILANO – Affermarsi come fornitore di soluzioni legate al mondo infrastrutturale a tutto tondo. È l'obiettivo strategico di Huawei. “Possiamo vantare un posizionamento privilegiato rispetto a molti competitor – ha spiegato Alessandro Cozzi, Enterprise Business Group Director, Italy Western Europe Enterprise Business Group Huawei – Direi che la nostra unicità sta nel fatto che abbiamo un'offerta end to end: dall'infrastruttura ai terminali. Questo ci consente, tra l'altro, di avere un modello di business che abbraccia tutti gli interlocutori, dagli operatori, alle aziende, al mondo consumer. Si tratta di un vantaggio molto significativo perché le esigenze di mercato convergono (basti pensare alla mobility), così come gli utenti intrecciano le proprie necessità a seconda che interagiscano con la tecnologia in una dimensione privata o in quella professionale”.

Alessandro Cozzi, Enterprise Business Group Director, Italy Western Europe Enterprise Business Group Huawei

Secondo un Report di Gartner, nel 2013 Huawei si è collocata al quarto posto tra i fornitori di server a livello globale, quest'anno l'azienda ha consolidato la propria posizione anche in ambito storage e la missione per l'anno prossimo è focalizzarsi sempre più, oltre che sul wireless, sul cloud. “Sul fronte wireless – ha affermato Cozzi – la nostra grande esperienza nel mondo delle reti ci permette di avere una proposta di valore in ambito wi-fi outdoor e, in particolare, in tutti quegli ambienti in cui sono necessarie alte prestazioni a disposizione di molte persone, per esempio stadi, aeroporti… Ma non ci fermiamo a questo: ci impegneremo anche sulle reti private in banda larga e ultra larga, così come sulle soluzioni per il mondo dei trasporti, quali quelle Gsm-R per il comparto ferroviario.

Per quanto riguarda il cloud, riteniamo che l’offerta Huawei si differenzi da quella dei competitor in quanto sviluppata internamente, in tutte le sue componenti (dai server alle piattaforme di management); questo consente di garantire agli utenti finali risparmi e massima efficienza dei sistemi. Il nostro piano strategico si basa su questa consapevolezza e prevede che entro i prossimi anni Huawei arrivi a generare 10 miliardi di dollari di fatturato proprio dall'It”.

In Italia, dove quest'anno Huawei festeggia i 10 anni di presenza, l'azienda punta alla crescita rivolgendosi in modo particolare alla Pubblica amministrazione, al mondo large enterprise (soprattutto ai comparti trasporti ed energy) e ai settori: finance, media, Isp e telco.

“Il nostro modello di business – ha concluso Cozzi – è totalmente indiretto, ossia affidiamo a 130 partner certificati il compito di portare la nostra offerta sul territorio; siamo al loro fianco per arricchirne le competenze e portare cultura sul mercato. Si stima che in Europa entro il 2020 potrebbe verificarsi la mancanza di circa 900mila professionisti Ict; Huawei è in prima linea per evitare che questo accada”.

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