Pmi: Schneider Electric punta sull’integrazione dei sistemi

Per abilitare la data center transformation è necessario focalizzare tutti gli aspetti tecnologici, dalle infrastrutture hardware al networking fino al software di gestione. E se questo vale per le grandi realtà, ancor più importante è per le Pmi che dall’integrazione ‘all-in-one’ devono poter trarre benefici anche in termini di costi di investimento

Pubblicato il 09 Gen 2013

MILANO – Nuove tendenze in campo tecnologico, maggior potenza elaborativa, virtualizzazione, cloud computing, infrastrutture di nuova generazione con ridotti consumi energetici abilitano certamente quella che da qualche tempo chiamiamo ‘data center transformation’. Un percorso più facile a dirsi che a farsi, però, perché le implicazioni tecnologiche non sono banali (le stratificazioni, i silos tecnologici e la complessità dei sistemi non aiutano di certo) e gli investimenti richiesti sono sempre piuttosto ingenti. Abbiamo chiesto un parere a Fabrizio Landini, vice presidente della business unit IT di Schneider Electric, nata nel 2007 dall’acquisizione di Apc.

Fabrizio Landini, vice presidente della business unit It di Schneider Electric

“Il trend è inequivocabile: la necessità di avere data center sempre più efficienti sul piano tecnologico che favoriscano l’innovazione, sia essa virtualizzazione, cloud, alta affidabilità, è chiara. Certo è che il momento economico che sta vivendo il Sud Europa non aiuta le organizzazioni a fare investimenti in questa direzione”, commenta Landini. “Lo stesso vale per la Pubblica Amministrazione, anche se l’Agenda Digitale in questo momento potrebbe dare una svolta, non tanto nella realizzazione di nuovi data center quanto, piuttosto, nell’indirizzare investimenti in razionalizzazione e consolidamento delle infrastrutture esistenti”.

“A frenare l’evoluzione dei data center è anche la mancanza di una visione unificata dell’Ict – prosegue Landini -. Ancora oggi, manca nell’approccio dei vendor una visione d’insieme che tenga conto non solo delle apparecchiature It hardware ma di tutta l’infrastruttura nel suo complesso, quindi anche della parte di networking, del software, della gestione (area all’interno della quale ricadono anche gli aspetti di building, raffreddamento, energia, ecc.)”.

“Quando si parla di razionalizzazione, consolidamento, virtualizzazione, cloud, ecc., se non si tengono conto di tutti gli aspetti citati si rischia di creare un ulteriore livello di complessità che poi rende ancora più difficoltosa la gestione delle infrastrutture – ammonisce Landini -. Motivo per cui, come approccio, abbiamo scelto di lavorare, sia sul piano tecnologico sia sotto il profilo marketing e commerciale, in modo ‘integrato’ con aziende quali Cisco, VMware, Hp, solo per citarne alcune, per garantire delle soluzioni che siano realmente integrate e tengano conto di tutti i tasselli necessari alla trasformazione del data center”.

Un mercato interessante per la divisione IT di Schneider Electric è anche quello delle Pmi che, seppur molto lontane dai progetti di data center transformation, necessitano di infrastrutture It in grado di supportarle nel ‘difficile’ percorso di innovazione che stanno compiendo (sia essa innovazione di prodotto, di processo, progetti di internazionalizzazione, ecc.).

“Il concetto di infrastruttura integrata per le Pmi è ancora più importante – spiega Landini -. Queste aziende devono poter contenere i costi di investimento senza però perdere l’opportunità di trovare nelle tecnologie un supporto alla propria crescita. La nostra proposta, in questa direzione, si concentra su soluzioni all in one che consentono, attraverso un’infrastruttura di base, di erogare servizi e applicazioni per il business, da un lato, e di facilitare la gestione degli ambienti It attraverso software gestionali e di controllo che prima erano riservati solo alle grandi realtà, dall’altro”.

In particolare, la soluzione citata da Landini è InfraStructure for Small It che permette alle Pmi di progettare l’infrastruttura fisica It includendo elementi software e hardware per creare in tempi rapidi sale server, armadi di rete e infrastrutture ospitate anche in spazi non specificatamente dedicati all’’It.

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