Sap Jam: sposare i processi business-critical con il social

Bilancio positivo a un anno dall’introduzione della piattaforma che si affianca alle applicazioni standard ma apre nuovi scenari di coinvolgimento e collaborazione. E crea un terreno fertile per innovazioni da parte della community. Ne abbiamo parlato con il suo responsabile mondiale

Pubblicato il 11 Set 2013

MILANO – Un anno fa Sap ha annunciato un piano per integrare i nuovi paradigmi del social networking con le sue applicazioni, che gestiscono problematiche cruciali per le aziende come la contabilità, la finanza, la gestione delle risorse umane, gli acquisti, la produzione, le vendite e la logistica. E a novembre 2012, in occasione del Sapphire di Madrid, è stata lanciata una piattaforma con un nome sbarazzino, Sap Jam, che consente di istituire nuove modalità di interazione e coinvolgimento all’interno e all’esterno delle aziende.
“Il social software – spiega Sameer Patel , vice president e general manager Social Software Solutions, Sap – è oggi al suo terzo stadio di evoluzione -. Il primo era molto file-centrico: l’obiettivo era soprattutto centralizzare i contenuti e i documenti e consentire a più persone di collaborare intorno ad essi. Il secondo, iniziato nel 2008, è stato quello dei nuovi paradigmi di social networking. Si è trattato di una fase essenzialmente ‘people-centric’. Oggi siamo in un momento in cui si mira a far convergere persone, processi di business, dati e contenuti, e di consentire alle organizzazioni di soddisfare i bisogni collaborativi che sorgono all’interno delle centinaia di processi che compongono i loro business. Le soluzioni di social business collaboration hanno come obiettivo quello di riunire le migliori menti intorno a dati e strumenti analitici per prendere le decisioni più giuste per il business”.

Sameer Patel , vice president e general manager Social Software Solutions, Sap

Secondo Patel anche i modi in cui una soluzione social può essere implementata per cercare di soddisfare queste necessità sono tre. “Si possono utilizzare– spiega il top manager – soluzioni stand alone, che permettono specifici tipi di comunicazione e collaborazione e non si connettono a niente. Oppure si possono integrare funzionalità social all’interno di applicazioni specifiche, come per esempio il Crm o la gestione delle note spese. Il terzo modo, quello scelto da Sap con Jam, è predisporre un ‘layer’ social che consente tra gli obiettivi: lanciare funzionalità social all’interno delle applicazioni standard al momento del bisogno; interagire con applicazioni esterne a quelle standard per integrare nuovi tipi di conversazioni e dati utili per il business; e infine offrire una piattaforma su cui la comunità può sviluppare nuove soluzioni innovative a beneficio dei processi ‘core’ tipicamente gestiti da Sap”.
Sap Jam, in ultima analisi, facendo leva sul background di Sap nel business, mira a permettere alle aziende di sfruttare le opportunità offerte dagli strumenti social. “Ma anche di fenomeni come il Bring your own device, di cui noi ci sforziamo di fare comprendere alle aziende natura e ramificazioni” aggiunge Patel. La piattaforma permette l’accesso sia a strumenti social consumer come Facebook o Linkedin, sia a quelli enterprise, tra i quali spicca SharePoint di Microsoft, la soluzione con la quale moltissime aziende gestiscono i loro documenti e contenuti business-critical. “A un anno dalla sua introduzione – conclude con soddisfazione il manager – Sap Jam festeggia già gli oltre dieci milioni di utenti in tutto il mondo”.

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